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82 | don chisciotte. |
chè, per grande che essa debba essere, io mi reputo da tanto di saperla reggere così bene come ogn’altro che mai governasse isole al mondo„. Al che don Chisciotte rispose: “Bada bene, fratello Sancio, che quest’avventura e le altre siffatte, non sono avventure da isole, ma da venire solamente alle mani, e dove altro non si guadagna che finirla o colla testa rotta, o con un orecchio di meno; abbi pazienza, che mi si offriranno altre avventure per le quali ti farò salire non pure al grado di governatore, ma ad altro più elevato d’assai„. Aggradì Sancio le belle promesse del suo padrone, e ribaciandogli la mano e la falda della corazza, volle assisterlo a salire sopra Ronzinante; poi montato anch’egli sull’asino, cominciò a tener dietro al padrone, che di passo veloce assai, e senza far altre parole con le signore del cocchio, si cacciò in un bosco vicino.
Lo seguitava Sancio facendo trottare il giumento il più che potesse; ma Ronzinante correva sì presto, che il povero scudiero vedendosi restar addietro, cominciò a gridare che lo aspettasse. Don Chisciotte tirò a sè le redini finchè fu raggiunto dall’affaticato compagno che tosto si fece a dirgli: “Parmi, signore, che noi dovremmo ricoverarci in qualche chiesa, poichè essendo rimasto sì rovinato quell’uomo con cui siete venuto a battaglia, è ben facile che ne sia informata la Santa Hermandada1, e che ci vogliano metter prigione: che se questo accade, noi avremo a sudare un po’ troppo prima di essere scarcerati. — Taci là, disse don Chisciotte; e dove hai tu visto o letto che un cavaliere errante sia stato soggetto alla giustizia per quanti omicidi abbia fatti? — Io non so di omicidi, rispose Sancio, nè mai ho messo mano in vita mia nel sangue di alcuno; so bene che la Santa Hermandada veglia a punire coloro che van facendo zuffe e quistioni, e in altre cose non m’intrametto. — Non ti dar pensiero di questo, rispose don Chisciotte, ch’io ti trarrei dalle mani dei Caldei quando occorresse, non che da quelle della Hermandada; ma dimmi piuttosto: vedesti mai cavaliere sopra tutta la faccia della terra più valoroso di me? leggesti mai nelle storie che altri abbia mostrato più intrepidità nell’attaccare, più coraggio nel persistere, più destrezza nel ferire, più grande astuzia nell’atterrare? — Sia pur vero questo, rispose Sancio, da che io non ho letto giammai storia alcuna, non sapendo nè leggere nè scrivere; ma quello che posso affermare si è che non ho servito in vita mia padrone più ardimentoso di vossignoria; e piaccia a Dio che questo sì grande
- ↑ Santa Hermandada o Santa Confraternita era una giurisdizione con tribunali e guardie o famiglia, incaricata principalmente di punire i malfattori.