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Molto Jtev. mio, per vostra consolazione vi ■ annunzio quanto siegve: 1. Nella mattina del dì 2, Stella Silletta di Roc­ co, e di Maria Spada, di anni 3, nativa di Grumo, nata muta, innanzi l’altare della Vergine SS. nella Grotta, la prima volta profferì Madonna.... Mam­ ma.... Acqua, buona. 2. Caterina Ferrante di Vincenzo, e di France­ sca Bavaro, del Comune di Sannicandro, divenuta cieca per malattia, implorata la grazia, vide il lu­ me delle candele,poi le candele, quindi in confuso i colori, finalmente, (con istenti però) distinse il Monaco dal Secolare. La Vergine le voglia com­ pierà la grazia! 3. D. Giuseppe Pace di Noci domiciliato in Santeramo, bevuta l’acqua della Grotta, cacciò una pietra dalla vescica più grossa di una fava. 4. Francesco d’Eligio di Bitritto moriva per ri­ tenzione di urina, bevuta l’acqua della Grotta, cacciò fuori una pietra rotonda, grossa quanto un grosso frutto di nocciola. Le due pietre l’ho ripo­ ste in una bollina siggillata nella nicchia della Ma­ donna. 5. Paolo de Fonso di Erasmo, di Santeramo, bev­ ve l’acqua della Grotta, e cacciò fuori un tenia di 13 palmi. 6. Rosa d’Amato di Nicola, e di Donata Scarola Da Noci

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