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L’VLISSE DI M.

LODOVICO DOLCE.

ARGOMENTO.

DEL CANTO PRIMO.

Distrvtta Troia, ogniun velocemente
     A le sue case volentier ritorna,
Vlisse sol, che da Calisso, ardente
     D’amore, è ritenuto, a’ suoi non torna,
Piglia Pallade l’habito di Mente
     E sconosciuta in Itaca soggiorna.
E da nuova à Telemaco, ch’il padre
     Presto vedrà Penelope sua madre.


ALLEGORIE.

Per vlisse, che nel tornar alla patria sva dopo la rotta di Troia, è ritenuto ingiustamente da Calisso, si conosce, ch’à gli huomini virtuosi, dopò le cose gloriosamente operate, non mancano delle disgratie, e de gli infortunij, per cagion de’ quali, non posson godere interamente delle loro felicità, e dell’honor che si deve loro.

Per calisso, che ritiene vlisse, per cavarsi i suoi appetiti, si comprende la sfacciatezza e libidine d’una femina, la quale non guarda all’infamia ch’ella dà ad un’huomo da bene e uirtuoso, per tenerlo in sì vile essercitio, pur ch’ella si cavi le sue sfrenate voglie.

Per minerva, che sotto forma humana, essendo tenuta Dea, dà speranza à Telemaco del ritorno d’Vlisse, ci si mostra che gli huomini sono qualche volta avvisati di molti secreti da gli spiriti divini, sotto specie di persone da loro conosciute.