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(Esce. Viene al proscenio, con una parte in mano, trascinando una sedia).
— Pardon! Credevo che qui non ci fosse nessuno: a ogni modo, c’è sempre meno gente che nel mio camerino. E poi, vedo che siamo tutti tra amici (saluta famigliarmente qua e là, con qualche: oh, ciao!) Se permettono...! se non disturbo, mi do una ripassata alla parte, perchè di là, credano, c’è tale inferno, che non ci si capisce più niente....
Prego, stiano comodi: e discorrano pure, che a me non dà nessun fastidio. Anzi facciano conto proprio ch’io non ci sia (fingendo rispondere a qualcheduno di platea). A momenti alzano il sipario? — Ma che!... non si facciano illusioni, cari signori! Il macchinista dice sempre che, nella commedia, la parte più bella è