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la mano dell’uomo 25

spiri e baci.... e baci sospirati.... e sospiri baciati, quando gli occhi di lei si perdono in dolcissimo languore, e fremono i labbri accesi, e la voce muore convulsa in fondo alla gola, in quel supremo momento psicologico, in cui ella è disposta a tutto e a tutto accordare, che cosa le chiedete? Le chiedete la mano, niente più che la mano, e lei allora con voce flebile, soavissima, vi risponde: Ne parli a papà.

E quello è il momento critico: perchè, se non si è degni, invece della mano della figlia, si riceve spesso il piede del padre.

Riepilogando, o signori, diremo che la mano è tutto e che è capace di tutto.

È indiscutibile che la mano negli atti più importanti, sostiene sempre una parte primaria. Chi è che lavora? La mano. Chi è che sanziona i contratti più gravi, che firma persino le cambiali? La mano. Chi dà e riceve? Chi punisce e chi premia? Il giuramento è un atto solenne, sacro: non è vero? Ma intanto, se non alzate la mano, il giuramento è nullo.

Non parlo dell’importanza che ha la mano nel campo della storia, da Muzio