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fastidì, prov. ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio, — non c’è altare senza croce, — non c’ è casa senza topi; in casa dei galantomini nassi prima le done e po i omini, loc. prov. all’uomo affortunato gli nasce prima la figlia, — chi vuol fare bella famiglia cominci dalla figlia, — in casa di galantuomini nasce prima la femmina e poi gli uomini; sa più un maio in casa sua che un savio in casa dei altri, prov. e sa meglio il pazzo i fatti suoi che il savio quelli degli altri, — più ne sa un pazzo in casa sua che un savio in casa altrui; l’omo porta in casa e la dona conserva, o l’omo tien su un canton de la casa, e la dona tre, m. prov. la moglie è la chiave di casa, — l’uomo porta in casa e la donna conserva, — la donna savia rifa la casa, e la matta la disfà; no, esser resta a casa un anima, v. anima; bareta de casa, v. bareta; povara quela casa dove che la dona porta le braghe, o. braghe.
Casada, sf. casata, casato.
Casalin, agg. casalingo, casereccio: da CSIS3> j Oj la casalina, m. avv. alla casalinga, alla domestica.
Casarma, sf. caserma; met. casolone; parer una caserma. — detto di casa, o altro edifìcio molto grande: parere un paese.
Casata, sf. casoccia.
Casaza, sf. casaccia.
Cascada, sf. cadimento, caduta, cascata; bruta cascada, cascataccia:.— „Ha fatto una cascataccia che se è vivo, è un miracolo;“ cascada prezzitosa, strabocco; più in alto che se xe montai più granda xe la cascada, prov. chi troppo sale dà maggior percossa, — chi monta più in alto eh’ ei non deve, cade più basso ch’ei non crede.
Cascadina, sf. cadutella: — „Parve una cadutella di poco; e pure ci rimase zoppo.“
Cascamento, sm. abbandonamento, cascaggine: — „Abbandonamento di braccia.“ — - „Mi vengo le cascaggini; la più spìccia è eh’ io vada a letto.“
Cascante, agg. ciondolante, pendente; floscio, vizzo; appassito.
Cascar, vn. cadere, cascare, caggere — verbo difettivo quest’ultimo, di cui restano le voci caggia e caggente, usate con vaghezza da’ poeti e da’ prosatori del secolo migliore; che casca fazile, cascaticcio, cascatòio, caschereccio: -— „Frutti cascaticci.“ — „Seme caschereccio;“ cascar abondantemente, abbiosciare; cascar in qualche falò, o in qualche pecato, incadere; cascar co la testa in zo, cadere a capofitto; cascar de la tera in loghi in riva, ammottare; cascar de la neve, fioccare; cascar a tombolon, cadere a catafascio; cadere a trabocco; cascar in tochi — detto di vestimenta: andare a brani, non ne tener brano; cascar co le gambe de drio — detto di cavalli: accosciarsi; far cascar — a un esame: bocciare; el sbrissa ma no ’l casca — loc. prov. che esprime il promettere checchessia e non ne far poi nulla: buone parole e friggi.
Caseta, sf. casalino, caserello, caserellina, casettina, casenina, casicciola, Casina, casinina, casolare.
Caseto, sm. accidentuccio, casuccio.
Casin, sm. casino; casino, lupanare, mal luogo, meretricio, postribolo.
Caso, sm. caso; combinazione; un bruto caso, o gran caso, un casaccio; a un caso, a un bisogno; caso pensà, caso pensato; a caso pensà, a caso pensato, — meditatamente, premeditatamente, prevedutamente; a bello studio, studiatamente; gran casi, inter. sono cose che paiono case, o montagne in caso che, caso che, caso che mai, in caso, dato che, posto che, se mai; nasser el caso, avvenire, darsi, nascere, venir caso, o il caso; esser el caso, essere a proposito, — essere il caso, o il marcio caso, essere il fatto, o essere il casissimo: — „Quella fanciulla sarebbe il casissimo per mio figlio;“ no esserghe ’l caso, non venire a capo: — „2Vo ghe xe el caso de siolier sto quesito. = Non se ne viene a capo con questo quesito;“ far un gran caso, fare d’una mosca un elefante; per caso — abbattersi, ecc.: a caso; metemo ’l caso, mettiamo, o poniamo caso,