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a ira zi verti, m. avv. a braccia aperte; soto ’l brazo, sotto le ascelle, o le ditella; in brazo, in collo: — „Xe la mandriera con un putel in brazo. = C’è la villica con un bambino in collo; “ coi brazi nudi, sbracciato: — „ Venne al convegno sbracciata e scollacciata;w butar i brazi al colo, avvincere colle braccia, — gettare le braccia al collo; ciapar, o cior in brazo, pigliare, o recarsi in braccio; portar, o tignir in brazo, portare, o tenere in braccio, o in collo; cior de brazo, strappare di braccio; ofrir el brazo, porgere il braccio; dar el brazo, dare di braccio; andar a brazo, andare a braccetto; esser el brazo drito, met. essere il braccio destro; aspetar a brazi verti, aspettare a braccia aperte; cascar i brazi, met. cadere, o cascar le braccia, — cadere, o cascar l’ovaia; taiar i brazi, met. tagliare, o troncare le braccia, o i nervi; tirar el sasso e sconder el brazo, prov. tirare la pietra e nascondere la mano.
Brazocolo (a) m. avv. abbraccioni; butarse a brazocolo, gettarsi nelle braccia; ciapar se a brazocolo, abbracciarsi; star a brazocolo, stare in collo.
Brazolar, sm. bambinare.
Brazoler, sm. canna; brazokr de sopresar, t. de’ sarti: bonzo; misurar i altri sul proprio brazoler, prov. misurare gli altri colla propria canna, — misurare gli altri alla propria stregua.
Brazon, sm. braccione; pi. i braccioni e le braccione.
Brazoto, sm. bracciotto.
Brena, sf. guida, redine — usasi però massimamente al pi. dicendosi: le guide, le .redini; firon de brem, sbrigliata; molar le brene, met. rallentare la briglia, — sciogliere il freno: — „Ai putei no se ghe devi molar le brene. — A’ fanciulli non si deve rallentare la briglia.“ Brenton, v. usata nel modo: andar zo col brenton, met. darla a mosca cieca, — uscire di squadra. Breschiza, sf. pancogola.
Brevetar, va. brevettare.
Breviario, sm. breviale, breviario; met. libro del quaranta.
Bricola (dar de) m. de’ giuocatori di biliardo: dare di ripicco, — far matonella; de bricola, rn. avv. di bazza, di fianco, di rimbalzo; imman-. tinenti, issofatto.
Bricon, agg. e sm. briccone, cialtrone; furbaccio, — volpe vecchia, — individuo che ha pisciato su più d’una neve; far de bricon, bricconeggiare, sbricconeggiare.
Briconada, sf. bricconata, bricconeria, furfanteria, gagliofferia.
Briconzin, sm. briconaccio; bricconcello.
Brigada, sf. brigata, stormo.
Brigadina, sf. brigatella, brigatina, brigatuccia.
Brigantin, sm. t. mar. brigantino.
Brigar, va. brigare.
Brighela, sm. brighella; met. burlone; scaltro.
Brigna, sf. coccola di ginepro; ginepro.
Brigner, brigno, sm. ginepro, e, per la rima: ginebro, giunibero, giunipero.
Brilantar, va. brillantare.
Brilantin, sm. brillantuzzo.
Brilar, vn. brillare.
Brina, sf. brina, brinata; poet. pruina; tuto coverto de brina, brinato, brinoso; cascar la brina, brinare.
Brincada, sf. afferramento, aggavignamei?to, avvincimento.
Brincar, va. lo stesso che brancar.
Briscola, sf. briscola; briscola in quatro, briscola chiacchierina; briscola col acuso, briscola matrimoniale — s’accusa cavallo e re, o donna e re, come ne’ trionfetti; zogar briscola, fare, o giuocare a briscola; pi. met. busse, picchiate.
Briscoleta, sf. briscoletta: — ^Facciamo una briscoletta?“ briscolino: — „ Se ha un briscolino in mano prenda quei quattro punti.“
Brisiola, sf. braciola, braciuola, bragiola, bragiuola: esser tuto in t’una brisiola, met. essere in carne viva; voltar la brisiola, met. ripiegare.
Brisioleta, sf. braciolina.
Britola e britula, sf. coltello a serramanico.