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per bisogno, perde per necessità; l’amico se lo conossi nel bisogno, v. amico.
Bisonto, agg. bisunto; onto. e bisonte, in. avv. unto e bisunto.
Bissa, sf. biscia, serpe; poet. angue; serpe favoloso,, acquatico, a molte teste, le quali rinascevano ogni qualvolta venivano tagliate, idra; bissa dei legni, in mar — il mollusco acefalo .testaceo:. teredo. nautiis — bruma -teredine; saltar su come una bissa, met. rivoltarsi come un aspide; chi che da e- po che ciol ga la bissa soto ’l cor, dettato popolare — chi dà e poi ripiglia, all’inferno si scapiglia, — chi dà e ritoglie il diavolo lo raccoglie; meterse la bissa in sen, prov. allevarsi la serpe in seno, — pagare il boia che ci frusti; ogni bissa ga ’l su vélen, loc. prov. anche la mosca ha la sua collera, -— la mosca tira i calci come può, — non c’ è tizzone che non abbia il suo fumo, -— non è sì picciol pelo che non abbia l’ombra sua, — ogni serpe ha il suo veleno, — Niccolini dice: Quel Dio che l’ira ha dato al verme istesso, ecc.
Bissabova, sf. bisciabova, nembo, turbine, turbo.
Bissar, vn. verinare,
Bisseta, sf. bisciuola.
Bissiga, sf. vescica, vessica; che ga bissighe, vescicoso; bissiga del fiel, cistifellea; — dei dindi, de le galine — e simili — cipolla, gozzo, ingluve; — dei pessi, vescica natatoia; — de una scotadura, bolla acquaiuola; de una bachetada, scigrigna; — de becada de musson •— e simili — cocciuola; bochin de la bissiga, collo della vescica.
Bisson, sm. anello, riccio, ricciolo, ricciolone.
Bissona, sf. biscione.
Bitrio (passar su per), riformare.
Bivacar, va. bivaccare, serenare.
Bizefe (a) m. avv. abbondantissimamente, a bizzeffe, in gran copia, in ridondanza.
Blambada, sf. godimento, patullo.
Blambar, vn. godere; vnp. godersela, patullarsi.
Blangiar, vn. lo stesso ’che blambar.
Blocar, va. bloccare; met. acciuffare, agguantare, arrestare: — „ I lo ga blocà a la stazion. = Lo hanno aecmfato alla stazione.“
Bloco, sm. bloccatura, “ blocco; far un bloco, o un bloc, met. fare un cionco: — „ Fe un bloco de tute quele futizarie = Fate un cionco di tutte quelle sferre.“
Blonda, sf. biondina.
Blusa, sf. camiciotto.
Bluto, agg. v. scherz. brutto; cattivo. . .
Boba, sf. melopia; zi. boba comune, boga — - box vulgaris; tocar andar magnar la boba, toccar andare a .trentatre piuoli: — „bi gioventù el butava via i bezi e adesso ghe ga tocà andar magnar la boba in istituto. = In gioventù sprecava i danari, ed ora gli è toccato andare a trentatre pioli, o piuoli.“ — Modo derativo dall’esservi dinanzi alla fabbrica del ricovero de’ poveri, a Firenze, trentatrè pioli di pietra.
Bobana, sf. abbondanza, ridondanza, sovrabbondanza; macco; no esserghe bobana, o tanta bobana, non esserci sciali, o sfoggi.
Boca, sf. bocca; per sim. riso — Dante:... il disiato riso Esser baciato ecc. Inf. Y.; boca in cao, o bocci in cavo, zi. uranoscopo scabro — uranoscopus scaber; boca del fusti — e simili — abboccatura; — del forno, abboccatoio.; — del stomigo, arcale del petto, bocca o forcella dello stomaco; — de fogo, bocca da fuoco; che ga granda boca, boccato; far le boche, fare i bocchi, — fare le boccaccie, o le mascheracele, — o i volti, — sossanare; far boca de rider, sogghignare; far bocca da ridere, — sorridere; far boca, de pianzer, far greppo, — far la bocca brincia; verzer e serar laboca dei pessi fora de aqua, boccheggiare; duro de boca, bocchiduro, sboccato: — „Siete pazzo ? Cinquecento fiorini quella rozza sboccata !?“ tenero de boca, agevole, o morbido di bocca: -- „B.ozza sboccata? E’ un cavallo morbido di bocca che non se ne trova l’uguale;“ boca come un forno, o da una recia a quél altra, o come una scafa, bocca svivagnata; aver la boca