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AL LETTORE.


Scopo precipuo di questo mio lavoro è stato quello di mettere alla portata dei meno colti — chè gli altri potrebbero tutto al più spigolarvi qualche nonnulla — una raccolta di poche pagine del nostro dialetto che loro possa riuscir praticamente utile col servire di dizionario e di vocabolario allo stesso tempo. E difatti sarebbe stato troppo vago il dire p. e. Fero, sm. ferro; ordigno; granchio; tagliuola; agucchia; liscia; attizzatoio; gretola; calamistro; ferro scempio; piegatello; ancipite; ecc. e, chi si fosse trovato ad aver tra mano il mio libro e vi avesse cercato, poniam figura: fero de bonagrazia, trovato: Fero, sm. ecc., sarebbe stato costretto di ricorrere ad un vocabolario, ed arrivarci, frugandovi entro, fino a: piegatello, per sapere il fatto suo. E di voci con corrispondenti vari il dialetto nostro abbonda.

In alcuni casi poi la dizione del dialetto non ha gradazioni a significare la maggiore o minore efficacia di un vocabolo, ed allora io ho aggiunto alla dizione le rispettive dilucidazioni; p. e. coraggio richiesto dalle circostanze ed a queste opportuno, ardimento; disonorare grandemente, vituperare; prova evidente, apodissi; — amore appena nato, amorotto; piccolo riscaldo interno, incalescenza, ecc. Altro caso. Per poter esprimere convenientemente il vero significato di una voce toscana ci vuole talvolta in dialetto, difettando questo di varie voci proprie, una circonlocuzione; e dove calzava io l’ho usata. Il Tommaséo dice che la circonlocuzione, o perifrasi, come vuolsi chiamarla, è morte dell’evidenza e dell’effetto, ma se vi è giùocoforza l’usarla? Altro caso ancora. Alla versione propria c’è sovente, nella lingua, quella figurata, o la similitudine: nel mio libro si troverà spesso esclusa la versione propria ed usata solo la similitudine, o la forma figurata, chè la propria riesce facile a ciascuno di formarsela da sè.

Questo per le generali, e da capo.

I sostantivi io li ho usati tutti al maschile; e solo dove il femminile varia assolutamente di significato, p. e. bala e balo, paca e paco, sportel e sportela, ecc. esso forma articolo da sè.