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BEN | — 54 — | BER |
ma non entrano in chiesa; no far ne mal ne ben, essere come la nebbia, che lascia il tempo che trova; no poder far ne mal ne ben, met. non aver tanto caldo che cuoca un uovo: — „A colui è inutile diciate le vostre ragioni; e’ non ha tanto caldo che cuoca un uovo te sta ben — m. antifrastico — ti sta meglio che il basto all’asino, — ti sta il dovere: — „Se ’l te ga orza te sta ben, chi te insegna de secar la gente ? — Se t’ha picchiato^ ti sta il dovere; chi t’insegna a molestare la gente ?“ se credi più fazile al mal che al ben, il mondo è più acconcio a credere il male che il bene; el ben se lo conossi co ’l xe perso, l’asino non conosce la coda se non quando non l’ha più, — non si conosce il ben se non perduto; ogni ben ga ’l su mal, chi ha capre ha corna, — chi ha polli ha pipite; no ghe xe un mal senza un ben, non è mai male per uno ch& non sia bene per un altro, — non pianse mai uno che non ridesse un altro; de un mal nassi un ben, d’un male nasce un bene, — ogni male non viene per nuocere; volerse ben no costa gnente, a volersi bene non s’è speso mai nulla; chi che te voi ben te lassa piamendo e chi che te voi mal te lassa ridendo, prov. chi ti vuol bene ti lascia piangendo, e chi ti vuol male ti lascia ridendo, — chi ti vuol bene ti fa arrossire, e chi ti vuol male ti fa imbianchire; fidarse xe ben e no fidar se xe meio, prov. chi cammina a buona fede i pidocchi se lo mangiano, — chi troppo si fida, spesso grida, — gabbato è sempre quel che si fida, — matta è quella pecora che si confessa al lupo, — non ti fidare se ne puoi fare a meno, — parla all’amico come se avesse a diventar nemico, — fidarsi è bene, non si fidare è meglio, — Fidati era un buon uomo, Nontifidare era meglio.
Benarivà, agg. e sm. benarrivato.
Benazo, sm. beffaccione, bonaccione da balia.
Bendadura, sf. abbendatura, bendatura.
Bendar, va. bendare, — cingere, o circondare con. benda.
Benedir, va. benedicere, benedire; tornar a benedir, ribenedire, soprabbenedire; andar a farse benedir, met. andare alla banda, o in chiostro, o in rovina: — „ Quele botilie de vin xe andade a farse benedir. — Quelle bottiglie di vino sono andate alla banda, ecc.; andar a riporsi, — andare a farsi benedire, o a farsi friggere: — „ Caro lei la vadi farse benedir“ — e con enfasi maggiore: — „ Caro lei la vadi farse benedir del prete dei sciavoni. = Cara ella, vada a riporsi.“
Benedizion, sf. benedizione; abascante, abitino, amuleto, breve; benedizion dada dal papa, o in nome del papa, benedizione apostolica.
Benefator, sm. benefacente, benefaciente, benefattore, beneficatore, beneficente.
Beneficar, v. att. beneficare, beneficiare, bonificare, far benefizio.
Benefizio, sm. beneficio, benefizio, benificio, benifizio; benefizio picolo, beneficinolo, benefizietto, benefiziuolo; benefizio no tanto picolo, benefiziotto; benefizio de inventario, benefìcio di legge e d’inventario — e significa accettare l’eredità, se c’è sostanza, senz’essere obbligati a pagare i debitidel testatore, ove questi superassero il valore della sostanza lasciata.
Beneto, nome proprio di persona: Benedetto.
Benin, avv. benino; far, piturar, scriver — e simili — benin, m. avv. far dipingere, scrivere, ecc. per benino.
Benon, agg. e avv. benissimo, benone, a cappello, per l’appunto; sm. benaccione.
Bepo, nome proprio di persona: Giuseppe.
Bequadro, sm. t. mus. beqquadro, biqquadro.
Bergnifo, agg. e sm. lo stesso che bargnifo.
Bersaliar, va. bersagliare; met. angariare, perseguitare, vessare, tormentare.
Bersalier, sm. bersagliere.
Bersalio, sm. bersaglio.
Berta, sf. nome proprio di donna: Berta; no esser più L tempo che Berta