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GAL — 548 — GOM

Galantomo; esser un fior de galantomo, aggiungasi: essere il pernio de’ galantuomini.

Galina, aggiungasi: galina de Grezia, met. testuggine.

Gamba, aggiungasi: che ga una sola gamba, unigambo: — «Veterano unigambo.“ — «Filoioghi ohe registrano la voce unigambo senza esempi per tema di dir corbellerie; cior de soto gamba, m. avv. pigliare di sotto gamba.

Garbar, vn. attagliare, garbare, piacere.

Garzonato, aggiungasi: aver fato “l garzonato, met. aver fatto la sua carovana. — aver fatto il noviziato.

Gato, aggiungasi: esser per ’l gato, met. potersi friggere che che si sia, o poterla candire, o stopparsi di questo o quello. v Gelmo, nome proprio di persona: Guglielmo.

Gelosia, aggiungasi: stizarse per gelosia, mangiarsi i guanti.

Gemele (orca), inter. cospetto, perdinci potenzinterra — e simili.

Gente, aggiungasi: gente bassa, met. gente di piccolo affare, o gente minuta; de gente bassa, m. avv. di bassa gente, — di razza vile e plebea, — di schiatta ignobile; gente che xe capaze de tuto, gente di scarriera.

Gesumaria, v. usata nel modo: no rivar dir Gesumaria, non poter dir

Mesci: — „E morto che non ha potuto dir Mesci

Giardin, aggiungasi: ridur a giardin, aggiardinare

Gin, aggiungasi: esser un gin, m. avv. esser,e una gentilezza, o essere un gioiello; essere l’asso, o essere colle basette; balzare la palla in sul guanto.

Giornada, aggiungasi: far, o aver fato giornada, met. fare, o aver fatto un bel bollo, — fare, o aver fatto un bel chiappa.

Giovar, va. giovare; aiutare, favorire.

Giovidi, aggiungasi: la setimana dei quatro giovidi, met. il primo anno che non è nebbia, — per la capra Giovanni, o per l’anno di capra Giovanna.

Giovinume, sm. giovanaglia: — «Giovanaglia matricolina che pretendo saperne più de’ dottori.“

Giudicar, aggiungasi: no bisogna giudicar del aparenza, m. prov. non giudicare la nave stando in terra, — la vista non si misura cogli occhiali.

Gloria, aggiungasi: esser in gloria, met. essere in auge, o essere nell’auge.

Gnente, aggiungasi: un bel gnente, nientaccio: — «Per sua parte d’eredità ricevette nientaccio.“

Goma, aggiungasi: goma che scola de zerti alberi nostrani, orichicco.