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ZIE | — 529 — | ZIV |
ca, — approssimativamente, circumcirca, circum circa, — dal più al meno, per approssimazione, presso a poco.
Zirmolo, sm. bot. tiglia argentea — tilia alba.
Zirotin, sm. cerottino, cerottolo.
Ziroto, sm. cerotto; mef: importuno, noioso, seccatore; esser un ziroto, met. essere un cerotto: — „Va via, lasciami un po’ bene avere, cerotto!;“ no esserghe ziroti, met. non avere, o non essere appello, — non esserci provvedimento, o non esserci riparo: — « Il medico lo ha sfidato, non ci è appello.“
Zirusico, sm. cerusico, chirurgo, cirusico.
Zisterna, sf. cisterna.
Zisterneta, sf. cisternetta, cisternina.
Zisternon, sm. cisternone.
Zità, sf. città, cittade; città capitale di uno stato: città capitale, o città capo, metropoli; quando el re parti la zità sta mal, met. quando il re parte la città sta male.
Zitabile, agg. citabile.
Zitadaza, sf. cittadaccia.
Zitadela, sf. cittadella, cittadetta.
Zitadin, agg. e sm. cittadino: — ^Giornale cittadino.“ — „Bastò un pugno di cittadini, per volgere in rotta i predoni.“
Zitadinanza, sf. cittadinanza.
Zitadinescamente, avv. cittadinamente, cittadinescamente.
Zitadinesco, agg. cittadinesco.
Zitadon, sm. cittadone.
Zitar, va. citare: — „Furono citati in tribunale;“ addurre, allegare: — «Allega sempre l’autorità di Dante.“
Zitazion, sf. citazione; allegazione, autorità, testimonianza.
Zitera, sf. cetera, cetra; sonar la zitera, citarizzare; sonador de zitera, ceterista, citarista, citarizzatore, citeratore.
Zitereta, sf. citerino,
Zitir, va. zittire.
Zito, agg. cheto, quieto, silenzioso, tacito; secreto; avv. chetamente, pacificamente; in zito, m. avv. a chetichella, a chetichelli, — alla chetichella; su su zito — detto più specialmente ad altri quando si abbandona col dire troppo liberamente le cose dove vi son pur de’ bimbi che stanno ad ascoltare: il tetto è basso; saver parlar, e se ocori saver anca star zito, aver la ciangola in balia: — „Gracchia troppo, non ha la ciangola in balìa.“
Zitolozotolo, sm. altalena, anciscocolo, balsico, biciancole, canapiendola, lidoca, pendoio, prendifendola, salimpendola.
Zivanzar, vn. civanzare, risparmiare, vantaggiare.
Zivanzo, sm. avanzo, civanza, civanzamento, civanzo, guadagno, profitto, utile, vantaggio.
Ziveta, sf. zi. civetta, cuccumeggia, nottua — strix stridula, o strix ulula; calze de la ziveta — frase degli uccellatori: getto, pastoia; cusineto de la ziveta, — c. s — guancialetto della civetta; uselar coi vergoni e co la ziveta, andare a civetta; uselazion co la ziveta e coi vergoni, fischierella; far complimenti de la ziveta, civettinare: — «Ecco de’ codibianchi, fa civettinare la civetta;“ sul più bel del uselar xe crepada la ziveta, m. prov. la grandine è caduta in sul far la raccolta, — sul più bello dell’uccellare muore la civetta.
Zivetada, sf. civettaggine.
Zivetar, va. civettare.
Zivetaria, ziveteria, sf. civetteria, leziosaggine, smanceria, svenevolezza.
Zivetina, sf. zi. civettina: — „Piglio la mi’ civettina e ’1 fucile, e arrivederci questa sera;“ civettino: — „Un civettino di nido;“ met. civettuola: — „E un po’ civettuola, ma è fanciulla dabbene.“
Zivetismo, sm. civettismo.
Ziveton, sm. zi. gufo; met. civettone: — „ Civettone che fa la corte anche alle serve;“ met. civettuzza, dileggino. E. Kosovitz. — Dizionario ecc. 34