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Żimbel (esser el), m. avv. essere in zimbello, — servire di zimbello, o servire per zimbello, essere il cucco della veglia.
Zimbelar, va. beffare, cuculiare, deridere.
Zimboler, sm. bot, prugnolo, pruno nero, pruno selvatico, susina di macchia — prunus spinosa.
Zimbolo, sm. mus. tamburello; bot. il frutto del prugnolo.
Zime, sfp. bot. mazzocchi.
Zimentada, sf. cimentazione; cimento.
Zimentar, va. cementare: — „Cementare un acquedotto.“ — ,.Ha fatto cementare a nuovo il pozzo nero;“ vn. cimentare, provocare: — „Se mi provocava ancora un po’ la finiva male.“ — „Perchè cimentare tutto il suo?“
Zimentazion, sf. cimentazione, ufficio di saggio. . Zimento, sm. cemento; aringo, arringo, cimento, gara; tirar a zimento, met. far girare il boccino, — tirare a cimento.
Zimeta, sf. cimetta; fronduccia, rametto, ramoscello.
Zimier, sm. cimiero.
Zimise, sm. zi. cimice dei letti — acanthia leetularia, e con Linneo: cimex lectularius; zimise de campagna, cimice ornata — cimex ornatus; che xe pien de zimisi, che fa zimisi, cimicioso; nido de zimisi, v. nido
Zimisera, sf. cimiciaio: — Retti che son tante cimiciaio.“ — Rorme in un lurido cimiciaio.“
Zimison, sm. cimicione.
Zimiterio, sm. cimiterio, cimitero, camposanto, necropoli; de zimiterio, cimiteriale: — .„Custode cimiteriale.“ — Re fosse cimiteriale son profonde a prescrizione.“
Zimo, sm. bot. glaba, talèa; zimo co le radise, barbatella; margotto.
Zimoro, sm. vet. cimurro.
Zimossa, sf. cimosa, cimossa, cintolo, orìca, vigagno del panno; met. spuma — ma dicesi solo di quella del vino nero.
Zinganada, sf. affascinamento, seducimento; istigamento, stimolo.
Zinganar, va, affascinare, ammaliare: — „Affascina gli uomini colei.“ — Rimase ammaliato a sì superba beltade;“ sedurre: — „Se non fosse stato lui a sedurmi non avrei mai arrischiato tanto;“ ’ insipillare, instigare, inzipillare, stimolare: — Ro instiga alla ribellione.“ — „A furia d’insipillarlo lo han fatto voltare.“
Zingano, e zinghino, sm. zingaro, zinghero; met. • accorto, destro, sagace; de zingaro, zingaresco: — „Conducono vita zingaresca.“ — „I costumi zingaresci sono riprobabili;“ esser come un Zingano, o come i zingani, met. essere sempre in giro come gli zingari, — non -aver terren fermo.
Zingia, sf. cigna, cinghia; straccale.
Zingiada, sf. cinghiata: — Ragli du’ cinghiate a quel monello;“ cinghiatura:“ — Ra cinghiatura della sella non è a posto.“
Zingiar, va, cinghiare;. cingere, circondare 2ingo, sm, zinco; de zingo, zincoso: — „Imbuto zincoso.“ — „Coperture zincose che vedono il secolo.“
Zinquanta, t>gg. cinquanta.
Zinquantesimo, agg. cinquantesimo.
Zinquantin, sm. bot. cinquantino, — grano turco serotino, o grano turco vecchianiccio.
Zinquantina, sf. cinquantina.
Zinque, agg. cinque; saltar i zinque, met. girare il boccino, — pigliare la scesa di testa: — „Se mi gira il boccino vo domani a caccia;“ zinque ani, lustro: — • Ra due lustri.“ — „Quand’io aveva quattro lustri mi pareva di essere un re, “ che vien ogni zinque ani, che toca ogni zinque ani, cinquennio, quinquennio: — „Aver quattro cinquenni di servizio.“ — „Vedersi negato il quinquennio;“ garofolo de zinque foie, met. sciacquadenti; butar zinque e tirar sie, mei. far ceffoni, — porre cinque e levar sei.