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ZAZ | - 519 — | ZEM |
Zazaron, sm. zazzerone.
Zea, sf. ciglio — pl. le ciglia; arco delle ciglia, sopraciglio. Nel senso stretto, ciglio e arco delle ciglia e sopraciglio, significano soltanto l’arco di piccoli peli sopra l’occhio. A Lucca, a Pistoia, e altrove in Toscana, chiamano „lappole“ i peli che sono sugli orli delle palpebre. Questa voce usata già dal Tassoni, — „La secchia rapita“ — il Tommasèo l’ha proposta come assolutamente necessaria, non avendo la nostra lingua un’altra voce propria; appartenente alle ciglia: cigliare; lo spazio fra le due ciglia: accigliatura; ingrespar le zee — che e atto di corruccio, o tali: accapigliare, accigliare, aggrottare, o increspar le ciglia, — far grotte di leone.
Zechin, sm.. zecchino; oro zechin, ora di copella, o di ducato, oro di ventiquattro carati; esser zechini storti met. essere oro rotto: — „Oggi come oggi un impiego sicuro è oro rotto;“ caga zechini, cacazzecchini; parer un caga zechini, parere uno stiaccia noci di Germania: — „Confesso che per una dotuccia proprio uccia non mi sarei sobbarcato quel cosettino che pare uno stiaccianoci di Germania.“
Zeder, va. e vn. cedere, avvallare: — „Terreno che avvalla“ — „Badate, vi son de’ punti nella valle che cedono;“ concedere, rinunziare: — „Rinunziare il posto in platea.“ — „Concedere la chiave del palco;“ indietreggiare, ritirarsi: — „Vigliacconi che indietreggiarono alle prime fucilate;“ piegarsi: — „Quel ponte potrebbe piegarsi, non sopracaricarlo;“ arrendersi, piegarsi: — „A furia di preghiere s’é piegato.“ — „ „Non si arrende, neppure a pensarlo “
Zedevole, agg. arrendevole, atto a cedere, cedevole, che cede
Zedevoleza, sf. arrendevolezza, attitudine a cedere, — cedenza, cedevolezza, pieghevolezza
Zedimento, sm. cedimento
Zedola, sf. cedola.
Zeduda, sf. lo stesso che zedimento.
Zedrer, sm. bot. cedro — citrus medica.
Zedrera, sf. t. d’agric. cedraia, cedroniera.
Zedrin, sm. cedrino.
Zedro, sm. bot. cedro — citrus medica. Il cedro non è altro che un limone, di cui porta anche il nome scientifico, ne differisce solo dalla grossezza de’ suoi frutti; dar gusto de zedro, cedrare; che ga gusto, o che ga odor de zedro, cedrato.
Zefo, sm. ceffo; accigliatura, cipiglio; far un zerto zefo, avere un cipiglio, — far grotte di leone.
Zelebrabile, agg. celebrabile
Zelebrante, sm. celebrante, celebratore.
Zelebrar, va. celebrare.
Zelebrazion, sf. celebramento, celebrazione
Zelebre, agg. celebre, famoso, insigne, preclaro.
Zelebremente, avv. celebremente, famosamente.
Zelebrità, sf. celebrità, celebritade, celebritate.
Zelere, agg. e sm. celere.
Zeleremente, avv. celeramente, celeremente, — con velocità, — velocemente.
Zelerità, sf. celerità, prestezza, velocità.
Zeleste, nome proprio di persona: Celeste; agg. azzurro, ceruleo, celeste, cileste, cilestre; poet. cerulo, ma dicesi soltanto degli occhi, del cielo, del mare.
Zelestial, agg. celestiale, divino, divo.
Zelestialmente, avv. celestialmente.
Zelestin, agg. azzurretto, azzurriccio, azzurricino, azzurrigno, azzurrognolo, celestino, celestrino.
Zelibe, agg. e smf. celibe.
Żemel, sm. binato, gemello — pl. gemelli, gemini; partorir due zemei, binare: — „La moglie dello speziale ha binato.“
Zementar, va. cementare.
Zementada, zementazion, sf. cementazione.