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Volatilizar, vn. volatilizzare.

Volatilizazion, sf. volatilizzazione.

Volarederivati, ]q stesso che svolar e derivati.

Volentieri, agg. volentieri, volentiera, volontieri; mal volentieri, a disgrado, contro voglia

Voler, vn. volere; comandare, esigere, imporre: — Esigo che lo faciate;“ convenire, richiedersi, essere necessario: — , E necessario che l’ammalato stia in quiete assoluta.“ — ,.La facciata richiede una rinfrescatina;“ bramare, desiderare: - „Bramerei saperla felice.“ —.. „Mi farò un dovere di fare tutto quello che desiderate;“ consentire, permettere: — ,11 maestro non lo consente;“ chiedere, pretendere: — „Pretende du’ cento fiorini d’un canaccio che non ne vai trenta .“ che vuole, che ha facoltà e virtù di volere: volitivo;. sf. volere, volontà; volere imperfetto e inefficace: velleità: — „Gente che ha. talvolta guizzi di velleità progressista; ma la greppia lor preme di più;“ voler per forza, .met, volere per assedio, — serrare il basto, i basti, o i panni addosso: — „Mi serrava i basti addosso acciocch’ i’ firmassi per mille fiorini;“ volerghe entrar per tuto, essere come il matto ne’ tarocchi, — mettere le mani in ogni intriso, — mettere della propria erba in ogni insalata; volerghe del bel e del- bon, met, volerci del buono e del bello; ghe voi, esser di mestieri, esser duopo, far d’uopo, far di mestieri: — „tìhe voi andar ’ subito. = Fa di mestiere andarci subito;“ ghe ne voi — lo dice il popolo per significare che c’ è gran divario da una cosa all’altra, o che c’ è grande spazio di luogo per giungere dove che sia: c’ è che ire; e per significare che c’è grande spazio di tempo per giungere a che che sia: esserci de’ giornarelli, — essere, questo o quello, più lontano che gennaio dalle more; qua te voio — accennasi a cosa che abbia come siasi delle difficoltà: qui ti voglio; voio che — modo di ammettere che si sia: voglio che: — „Voglio che abbia la sfrontatezza di chiederlo ma e poi?;“ volè altro ? — formola interrogativa di maraviglia: volete altro?.: — «Falsario, e ladro per giunta; volete al-’tro ?;“ se volemo — modo condizionale: per quanto sembra, — se vuoisi, — a dir vero: — „Se vuoisi, tutti i torti non gli ha certo;“ aver fato quel che se ga voleslo, met. aver fatto toppe da scarpe: — „Non parlarmi della virtù di colei, eh’ io. n’ho fatto toppe da scarpe;“ no voler ver de far con qualchedun, non volercene con quel tale: — „Con quell’ipocritone non ce ne voglio; vuole, disvuole e rivuole;“ no voi dir gnente, met, non fa niente, non vuol dire, non rileva: — ,Mi rincresce doverglielo comunicare, è fuggito il suo merlo.“ — „Non vuol dire.“ — E crepato ? non rileva, tanto meglio;“ voler a tuti i pati, volere a tutti i patti, volere a tutti i patti del mondo, volere per assedio: — „Yoleva per assedio gli mostrassi i tuoi versi.“ — «Voler farsi amare“ per assedio;“ no voler per nissun pato, non voler a patto niuno, non volere per alcun patto, “— non volere in modo alcuno, o non volere in nessun modo; no volerghene saver, non voler sapere di chi o che che sia, una buccicata, — non voler saperne, o non voler saper nulla, — non voler udire trattato di questo o quello; volerghe el ben de Dio, met. volerci del bello e del buono: — „C’ è voluto del bello e del buono a risolverlo;“ ghe voria altro, inter. cascherebbe nulla, — non cascherebbe, o non ci mancherebbe altro; anca questa ghe voleva, inter. ci s’aveva a aggiungere anche questa; quanti che se ghe ne voi,, m. avv. a barche, a bizzeffe. a cestoni, a esuberanza, in ridondanza, in copia, in massa, — per il manico e per il mestolo,— da dare e da serbare; che Dio volessi — formula desiderativa: piaccia a Dio: — «Piacesse a“ Dio che risanasse;“ — che Dio no volessi — fcrmulà deprecativa: non piaccia a Dio, — sià-mi discosto: — «Partire ? ora ? siami

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