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Virgola, sf. coma, virgola; meter le. virgole, o meter fra le virgole, virgolare, virgoleggiare: — «Virgola un po’ i tuoi scritti, c’è sempre del buio così.“ — «Gli esempi in quest’opera sono virgoleggiati in punto e virgola, v. punto.
Virgoleta, sf. virgoletta; segnare con due virgolette ciò che si sia nelle scritture: virgolettare.
Virtù, sf. virtù, virtude, virtute; far de nezesità virtù, ni. prov. far di necessità virtù, — cedere al tempo; la pazienza xe la virtù del asino, in. prov. la pazienza è de’ frati e delle donne che han gli uomini matti, — la pazienza è una buon’erba, ma non cresce iu tutti gli orti, — della pazienza non ne vendono gli speziali
Visazo, sm. ceffautti, ceffautto, visaccio.
Visciada, sf. (visciada) paniuzza, paniuzzo, paniuzzola.
Viscio, sm. (viscio•), pania, veschio, vischio, visco.
Visciosità, sf. (visciositd) viscidità, viscosità.
Viscioso, agg. (viscioso) panioso, vischioso, viscoso; tenace, viscido.
Viseri, smp. viscera e viscere — pi. i visceri e le viscere; che partien ai viseri, viscerale; cavar i viseri, sviscerare, viscerare.
Visdemela, sm. babbeo, bietolone, citrullo, minchione, moccolone, pastricciano, semplicione, stolidaccio, zugo.
Viseto, sm. visetto, visino, visuccio; far un zerto viseto, met. ghignare, sogghignare.
Visibilio (andar in), m. avv.. strabiliarsi, strasecolarsi, — andare in visibilio, o andare in estasi.
Visiera, sf. buffa, visiera; butar zo la visiera, met, gettar giù buffa. — cavarsi la maschera, — levarsi la visiera, — mostrarsi tal quale.
Vision, sf. visione; aver, o no aver in vision, avere, o non avere presente.
Visitada, sf. visitamento, visitazione.
Visitador, sm. visitatore.
Viso, sm. faccia, sembiante, viso, volto; viso rifila, viso affilato; far bon viso, met. mostrarsi di buon’aria, — veder di buon occhio, — fare buon viso, o mostrare buon viso; far un zerto viso, met. ghignare, sogghignare: — „Alla proposta si diè a sogghignare;“ fare il viso dell’arme, o fare il viso brusco: — „Sta bene fare tratto tratto il viso. brusco, a’ bimbi.“ — „Faccia pure iP viso dell’arme a me non mi spaventa;“ bufar in viso, mei. rinfacciare, — gettar sul viso; diventar rosso in viso — per isdegno o per verecondia, ecc.: accendere il viso; far viso de cior via, aver l’aria di canzonella;/»)“ un viso come de aver iniutì sorboli garbi, far una faccia da biascia sorbe acerbe; aver el viso come una gratacasa, met. avere il viso che pare mangiato dalle marmeggie, o avere il viso come una grattugia; spudime in viso se, modo condizionale, basso: dimmi nino: — „Vengo di ritorno, se non ci venissi, dimmi nino; “ sul viso, m. avv. a viso, o sul viso: — „Gliele spifferò a viso;“ una man lava l’altra e tute do el viso, v. man; la morte no guarda in viso nissun, v. morte.
Vissiga, sf. lo stesso che vessi ga.
Vissigante, sm. vescicante, viscicatòio, vessicante, vessicatorio.
Vissigheta, sf. vescichetta, vescichina, vescicolina
Vissigon, sm. vescicone.
Vissola, sf. visciola.
Vissoler, sm. bot. visciolo — prunus cerasus agriotta; vissoler selvadigo, ciliegio di monte, o visciola selvatica — prunus avium.
Vista, sf. vista; — nel senso di colpo d’occhio: guardare, veduta; ap