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vera de matrimonio, anello nuziale; vera del pozo, margine, o spalletta del pozzo.

Verdaza, sf. — specie di prugna: verdacchia.

Verdazo, agg. verdaccio.

Verde, agg. e sm. verde; livido.: — „È livido dal freddo quel povero piccino;“ fresco; verdura, verzura; fruto verde, frutto acerbo, o immaturo; esser verde, met. essere nero, — essere verde come un ramarro; esser al verde, met; essere al verde, o essere condotto al verde — tolta la metafora dalle candele che si tenevano accese nei pubblici incanti, che in fondo erano tinte di verde, — aver perduto il barchetto ed essere rimasta la stanga, — essere all’ultimo suolo; restar al verde, met, restare, o rimanere all’asciutto, — restare sull’ammattonato, — ridursi come santo Noferi; ridirne al verde, met. far ambassi in fondo, — far del resto; verde ogni bel viso perde, m. prov. che a’ toscani vuol dir ben altra cosa perchè e’ dicono che: chi vuol vedere un bel visino, lo guardi nel verde e nel turchino, — il verde e il turchino vuole un bel visino, — la donna dev’essere bruttacela, che sul verde non si rifaccia — E inutile de gustibus. Verdeciaro, sm. verdechiaro.

Verdegiar, vn. verdeggiare, verdicare.

Verdettiar, sm. verdemare

Verdescuro, sm, verdebruno, verdecupo, verdescuro.

Verdezalo, sm. verdegiallo.

Verdizo, agg. verdiccio, verdigno, verdoccio.

Verdolin, agg. verdognolo.

Verdorv, agg. verdone.

Verdoto, agg. verderognolo.

Verdura, sf. verdura, verzura: — „Sulla silente verzusa de’ molli prati;“ erbaggio, ortaggi: — ,,1n primavera fa buono un po’ d’erbaggio “

Verete, sfp. campanelline — la pasta da minestra; campanelle — gli anelletti di metallo; t. degli orologiai: virola.

Vergine, sf. vergine; poet. virgo; di vergine o simile a vergine: vergìneo, virgìneo: — ..Vergineo fiore.“ — ^Candore virgineo;“ met. innocente, puro.; naturale, schietto; miei vergine, miele vergine; oio vergine, olio vergine; zera vergine, cera vergine.

Verginela (far la), far la donzellerà: — „E davvero un ridere. Ea la donzelletta dopo esser stata m un meretricio.“’

Vergogna, sf. erubescenza; rossore; biasimo, disonore, vituperio; candore, modestia, verecondia, verecundia; peritanza, rispetto; vergogna; vergogna accompagnata da insulto: onta; vergogna marza, met. vergogna marcia; esser una vergogna, e con enfasi maggiore: esser una bela vergogna, essere una vergogna, o essere un vitupero, e con maniera più grave: essere un’abominazione: — percuotere un vecchio impossente è una abominazione;“ meter de parte la vergogna,. met. tirar giù buffa,, — far fronte incallita, o far fronte invetriata; a far i fati sui no xe vergogna, m. prov. ciò che è utile non è vergogna, — vergogna è far male, — a far i fatti suoi non ci s’imbratta le mani.

Vergognar, vn. vergognare, — avere, o sentir vergogna; peritarsi: — „Avrebbe voluto dirlo, ma si peritava,“

Vergognoso, agg. verecondo; vergognoso; ignominioso, infame, vituperevole: lascivo, libertino, libidinoso, licenzioso; sudicione.

Vergola, agg. gelosa: — Rancia gelosa che con ogni po’ di mare c’ è pericolo di capovolgersi.“

Vergon, sm. brevicello, panione, vergone.

Verificador, sm. verificatore.

Verificar, va, e vn. accertare, certificare, verificare; attuare, effettuare.

Verigola, sf. foratoio, succhiello, succhio, trivella; doccia; ehi che fa, o che vendi verigole, succhiellinaio; verigola per impiantar le vide, cruccia, gruccia, trivellone.