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TOC — 475 — TOM
— „TIn mozzicone del suo bastone.“ — „Grli basta un tocco di pane.“ — „Lessi qualche brano di quella produzione;“ appezzamento: — „A furia d’acquistare appezzamenti ha fatto assieme un bel podere;“ frammento: — „Frammento dell’Odissea.“ — „Di quell’opera non posseggo che un frammento;“ tratto: — - „C’è un bel tratto fino a casa mia;“ lochi de teralie rote,, cocci; — de vetrame roto, vetrioli; toco de luganiga, salsicciuolo: — „Dammi du’ salsicciuoli, in cambio ti darò un pezzetto di formaggio;“ — de bezi, incasso; el toco de mezo, t. de’ bottai: ihezzule; divider in fochi, appezzare; far fochi, appezzare: — „Appezza la possessione per venderla vantaggiosamente.“ — „Lo trovai che appezzava una trave;“ taiar in lochi, ammozzicare; butar toco, o butar èl toco, fare al conto, o fare al tocco; butar in tochi, rompere, spezzare, e met. ridurre al lumicino: — „E lo stravizio continuo che l’ha ridotto al lumicino;“ ridurre, od essere ridotto ad accattare: — , Le spese inconsulte che facea per quella donna l’han ridotto ad accattare;“ andar in tochi, cascar a brani: — ,.Pesce che casca a brani.“ — „Un vestitaccio che cascava a brani appena nuovo;“ met. andare alle Ballodole, — dar del culo in sul pietrone, — essere la candela al verde, — andare in rovina: — „Spendi e spandi, è finito col dare del culo in sul pietrone;“ andar in tochi a rota de colo, met. andare a ritrecine; esser in tochi — per essere rifinito dalla fatica: essere da pigliarsi col cucchiaio, — infilar le pentole, o averle infilate, — essere frollo: — „Non ho camminato che mezz’ora e sono da pigliarmi col cucchiaio;“ esser in tochi co le finanze, essere alle macine; — esser in tochi co la salute, essere sulle cinghie, — portare, o seminare i frasconi; restar come un toco de legno, met. restare, o rimaner brutto, — restar pergola; un toco de carne, niet, un bofficione, un fonfone: — „E un bofficione, ma tolto questo, è un’oca;“ aver qualcossa per un toco de pan, v. pan.

Todoro (folpo), sm. zi. specie di polpo — octopus vulgaris.

Tofoloto, agg. atticciato, carnaceiuto, bofficione, tombolotto, tonfaechiotto.

Togna, sf. lenza; lenza che raccomandata dall’un de’ capi a terra si lascia la notte nell’acqua: filaccione; intrigar le togne, met. guastare la porrata, — guastare le uova nel paniere, — romper l’uovo in bocca, — rompere l’incantesimo, sconciar la ballata, — venir sopravvento.

Tola, sf. asse: — „Due assi di pino da farvi un cassettone;“ desco, mensa: — „A mensa non s’invecchia.“ — „Deseo, per mensa, lo usano in contado;“ tavola: — «Tavola colorata in verde.“ — «Tavola con una gamba manco, bella!;“ tavolata: — Portavano in quattro una tavolata di selvaggina.“ — «Du’ tavolate di gentaglia avvinazzata;“ loia del pan, e tola de sopressar, asse; tola butada oltra de una roia — e simili — per ponte, palancola; tola del leto, asserella: — „Il saccone poggia sulle asserelle;“ esser in tola, essere a tavola; portar in tola, mettere in tavola, o portare in tavola; alzarse de tola, alzarsi da tavola; trovar la tola pareciada, met. andare a tavola apparecchiata; cambiar la biancaria de tola, mutare la tavola: — „Ieri s’è mangiato del pesce; favorite mutar la tavola, chè l’odore di lezzo io non lo posso soffrire;“ ne in tola ne in leto no sè porta rispeto, v. leto.

Tolerar, vn. comportare, sopportare, tollerare.

Tolerazion, sf. comportamento, tollerazione.

Toleta, sf. asserella, asserello, assicella, assicina, tavoletta, tavol uccia; tavoletta di fuori le colombaie, ove si poggiano i colombi: asserello; toleta del fondo de le chebe, fondo da scorrere. Tolon, sm. tavolone; tavolotto; pancone.

Tomba, sf. avello, locello, sepolcro, sepoltura, tomba; cenotafio: