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TIR - 474 — TOC

tiro; tiro a quatro, quadriga: — „Superba quadriga di cavalli morelli;“ a tiro, m. de’ cacciatori: a portata: — „La cotornice non mi era a portata;“ esser fora de tiroc. s. — non essere a portata, e detto più specialmente degli uccelli di rapina: villeggiare; tiro per tiroc. s. — botto botto, o colpo colpo, o tiro tiro: — „Uccide le quaglie colpo colpo.“ -— „Cacciatore che uccide le cotornici botto botto; “ restar sul tiro, rimanere sul tiro: — ..Nessuna lepre mi rimane sul tiro, la polvere non dev’essere sufficientemente forte.“

Tiron, sm. strappata.

Tironzin, sm. scappatella.

Tisico, agg. e sm. etico, tisico, — affetto da tisi; tisico marzo, fradicio spolpo, — tisico fradicio, o spolpo; studiar per tisico, met. essere un ’tisicume; esser drio de diventar tisico, dar nel tisico.

Tisicuzo, sm. tisichello: — „L’han fatta sposare con un tisichello, poverina.“

Tita, nome proprio di persona: Giovanni Battista che dicesi pure: Gian Battista.

Titola, sf. colombina: — „Focaccie e colombine chi ne compra ? “ Titolar, agg. titolare: — „Caporale titolare;“ va. appellare, intitolare, nominare, titolare, — dare un titolo.

Titubanza, sf. ondeggiamento, pencolamento, titubanza.

Toc, tocio, sm. intingolo, companatico.

Titubar, vn. ondeggiare, pencolare, titubare.

Tocada, sf. toccamente, toccata, tocchéggiamento; brancicamento, palr peggiamento.

Tocadina, sf. toccatina.

Tocafero, sm. specie di giuoco: toccaferro; zogar tocafero, fare a toccaferro.

Tocar, va. e vn. accadere, succedere; distrignere, esser costretto; dovere; forzare: — „Bisogna ritoccare il battente nuovo della porta, perchè forza un pò;“ esser di spettanza, spettare: — „Non spetta, a voi quest’incombenza;“ commuovere, muovere; incassare; tangere, toccare, toccheggiare; toccare dolcemente: demulcere: tocar el cor, met. toccare il core, accuorare: — „ Rimasi accuorato alla stòria pietosa e non potetti resistere;“ — el turno, toccare il turno, toccare o venire la ’ volta; — i primi — modo dei venditori: prendere la mancia: — „Non dovrei lasciarglielo per un fiorino, ma glielo cedo per prendere la mancia;“ — co le man, met. toccare con mano: — „E’ son argomenti che si toccano con mano;“ — el ziel col dedo, met. toccare il cielo con un dito; — sul vivo, met. toccare nel vero, o toccare sul vivo; esser tocà, met. sentire dell’ebete, dello scimunito, dello sciocco — e simili; no tocar tera, met. non toccar terra; no tocar un dente, met, non toccar l’ugola: — ,A lui, una dozzina d’ostriche non gli tocca neanche l’ugola;“ a chi che le ghe toca le xe sue, o a chi i’.oca leva, m. prov. bazza a chi tocca — chi le tocca son sue, — chi si sente scottare si ritiri, o chi si sente scottare tiri a sè i piedi; tocar un tasto, v. tasto.

Tocheto, sm. pezzetto, pezzettino, tocchetto; brincello; miccichino, micolino, nonnulla; romper in tocheti, appezzettare, soppestare: — „Soppestami un pane di zucchero.“ — «Chi ha appezzettato la mia figurina ? ’

Tochitin, sm. pezzettino, pezzolino, pezzuccio.

Tociada, sf. immersione, intinta; tuffo; tociada de inchiostro, impennata, pennata; dar una tociada, lo stesso che tociar, e in questo vedi.

Tociar, va. attuffare, immergere, infondere: — „Si attuffa come un pesce.“ — «Infuse un momento l’erba e il liquido ne ritrasse l’aroma;“ intignere, intingere: — TIntigno la polenda nel latte.“ — „Voleva intingere nel mio tondino;“ tuffare: — palmipedi, si tuffano tutti;“ tociar la pena, intingere, o tingere la penna.

Toco, sm. boccone, brano, mozzicone, pezzo, squarcio, tocco, tozzo: