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Tenaia, sf. lo stesso che tamia.

Tenda, sf. tenda: — ^Baracca di tende.“ — „Le tende delle botteghe devono essere alte due metri dal suolo;“ tendale: — „ Tendale di tela per un piroscafo.“ — „I’n barca, sotto ’1 tendale, qua delizia.“ Tender, va. e vn: attendere, tendere; collimare; vigilare; t. degli uccellatori: tendere; tender i fati sui, accudire, o attendere alle proprie faccende.

Tendidor, sm. tenditore.

Tendon, sm. comodino, sipario, telone.

Tendolina, sf. tendarola, tendetta; tendaletto.

Tenduda, sf. t. degli uccellatori: passo, tesa.

Tenero, agg. boffice, leggiero, molle, soffice, tenero.

Tenor, sm. tenore; concetto, contenuto, senso, suggetto; contesto.

Tenoreto, sm. tenorino: — ,,Tenorino senza voce nè grazia.“

Tension, sf. tensione.

Tentar, va. tentare; cimentare, sperimentare; allettare; importunare, instigare; bisogna tentar, m. prov. a chi nulla tenta, nulla riesce; l’impronto vince l’avaro.

Tentator, sm. tentatore.

Tentazion, sf. tentagione, tentamento, tentazione.

Tento, agg. attento.

Tetiuda, sf, tenuta.

Tepideza, sf. tiepidezza; tepidità, tiepidità; tepore.

Tepidir, va. attiepidire, intiepidire, tepefare: — „ Intiepidisci mi un po’ questo brodo, così freddo non lo posso prendere;“ soffreddare, stiepidire: — „Non portarle l’acqua bollente, lasciatela alquanto soffreddare.“

Tepido, agg. tepente, tiepido; esser tepido, tèpere. — Di questo verbo si usano, poeticamente, le sole quattro voci: tepe, tepono, tepeva, tepevano.

Tera, sf. terra; terreno, suolo; globo terracqueo, madre comune, terra; mondo; di terra, di colore, o di qualità di terra: tèrreo; appartenente alla terra: terrestre; tera piena, t. d’agricoltura, terra campereccia; tera pestadu, terra ammazzerata: — „ Terra tanto ammazzerata che non può crescervi neppur l’erba;“ — macia, o tera de mace, terra umbrica, o terra macchia; — de ombra, terra d’ombra; — rossa, rubrica, sinopia; — zala, ocria, ocra; — grassa, terreno polputo: — „Gli ortaggi richieggono terreno polputo;“ — sabiosa, terra silicea, renaccio; — sassosa, calastro; — smossa, terra divelta; una giornada — due, tre, ecc. — de tera, una corba — due corbe, ecc di terreno; la tera che vien fora scavando, cavaticcio: — „Col cavaticcio faremo interrare lo stagno;“ butar in tera, atterrare: — „Ha atterrato l’orso con un colpo d’accetta.“ — „Il lottatore è stato atterato per la seconda volta;“ smacar in tera, stramazzare: — rEu stramazzato come un cencio;“ esser m tera, met. essere in terra: — „ Quella già tanto prospera famiglia è ora in terra ’fi’butar per aria ziel e tera, met. mettere sossopra cielo e terra, — manovrare cielo e terra; no star ne in ziel ne in tera, met. non stare nè in cielo nè in terra: restar in tera, met. restare, o rimanere in terra: — „Perdette il vapore e gli toccò rimanere in terra;“ dar la tera, rincalzare: — „Bisogna far rincalzare le viti quest’anno;“ cascarla tera, met. aver in sommo: — „Aspetta, aspetta, non averla in sommo, c’è tempo;“ no esser nanca degno de basar, la tera che un zapa, non essere degno di baciare dov’uno calca: — „Tu sparli di lui ?• Animo via tu non se’ degno di baciar ov’ei calca; “ butar un gran de meo no i cascarla in tera — detto di luogo ove la gente vi è accalcata: a tirarci del panico non ne cascherebbe in terra un chicco; butar se dosso la tera — ciò che fa il volatile: starnazzare: andar far tera de bocai, o andar far tera de pipe, met. far la calata verso Volterra, — andare alle Ballodole, — dar l’ulti-

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