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ogni bel baio stufa, v. baio; stufar anca i san’i, v. santo.

Stufo, agg. annoiato, noiato, ristucco, stufato, stufo; stufo fin sora i oci, o stufo e strastufo, stanco ristucco: — „È una relazione di cui sono stanco ristucco;“ esser stufo de qualchedun, o de qualcossa, essere pieno di chi, o di che che si sia.

Stupidazo, agg. stolidaccio, stupidaccio, zugonaccio.

Stupideza, stupidezo, sf. sm babbuassaggine, baggianata, balordaggine, bessaggine, corbelleria, melensaggine, scempiaggine, scimunitaggine, scioccheria, scipitezza, stupidezza, stupidità; met. bagatella, frappola, futilità, inezia, nonnulla, nuga — pi. le nuge e le nughe; stupidezi, inter. giuggiole, frivolezze, nespole: — „Un milione? giuggiole!“ — , Frivolezze, non abbadategli.“

Stupido, agg. imbecille, scemo, sciocco, stolto, stupido, zuccone; esser stupido e cativo, essere come la tela del Nigetti, che è ordita di minchione e ripiena di baron cornuto; i stupidi xe sempre i primi a farse sentir, prov. chi poco sa presto parla.

Stupidón, agg. stolidaccio, stupidone, zugonaccio.

Stupin, sm. diavoletto, granchio -lino, tufazzolo, stiaccina,; stopaccio, stopacciolo, stopaglio; stoppino; meterghe ’l stupin ai foghi de artifizio — e simili: stoppinare.

Stupir, vn, stupefare, stupire, — empirsi di stupore.

Stupor, sm. stupore.

Stura, sf. zi. specie di mollusco — pinna rudis.

Sturar, va. sturare.

Stuzigadenti, sm. curadenti, dentelliere, stuzzicadenti.

Stuzigador, sm. stuzzicatele; aizzatore, .attizzino, mestatore, mestone, sobillatore.

Stuzigamento, sm. inizzamento, irritamento, spunzecchiata, stimolo, stuzzicamento.

Stuzigar, va. stuzzicare; aizzare, annizzare, indispettire; instigare, istigare, provocare: — „Aizza il cane e finirà coli’ esserne morso.“ — „ Provoca, l’attizzino, e quando vede la mala parata s’attiene al colombaio;“ sobillare, spronare, spunzecchiare, stimolare: — „È lui che m’ha sobillato a dirlo.“ — „Spunzecchia tutti e vuol essere un santo; ’ stuzzicare, tipizzare: — „Que’ du’-sciocchi bamboccioni si tipizzano tutt’il santo dì;- stuzigar l’apetito, aguzzare l’appetito; — ,,L’ aria de’ monti aguzza l’appetito che non par vero;“ stuzigar la tosse, provocare la tosse; stuzigarse le rece, o stuzigar nel buso de la scafa co la xe imbunida — e simili, sfruconare: — .,Non è decenza lo sfruconarsi gli orecchi in presenza delle persone.“ — , Pigliate alcun che e sfruconate l’acquaio;“ no bisogna stuzigar, m. prov. non svegliare il cane che dorme, — non aggiugner legna al fuoco.

Stuzighin, sm. rampichino: — .,Come mi dà noia questo rampichino in gola.“

Stuzigon, sm. lo stesso, ma più usato che stuzigador.

Su, agg. sua, suo; sue, suoi; avv. e prep. sopra, su, suso; andar su, ascendere, salire — e come modo de’ giuocatori: perder la posta; andar su — aiutandosi colle mani: ripìre; tornar andar su, risalire; dar su, tornare a gola. — rimproverare: — pancetta rancida che torna a gola.“ — „Fècemi mangiare del pesce che mi rimprovera;“ levare il capo il vino: — „Il vino ha levato il capo in venti quattr’ore;“ licenziare il quartiere — e simili: — „Badate di licenziare i vostri magazzini a tempo utile;“ vignir su, salire — e detto delle piante: venire innanzi — e detto de’ cibi, lo stesso che dar su; far su, aggomitolare; meter su, metter su: — „Mettete su prima eh’ io distribuisca le carte.;“ impostare: — „Giuocatore di dama che non sa neanche impostare le pedine !“ aprire, metter su, -rizzare: — „“Volea rizzar bottega in piazza “ — „Apre una mescita di vino;“ aprire, instituire: — ^Sciocchi o non vollero instituire un collegio