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SIC | — 411 — | SIM |
Sicurar, va. assicurare, secura- ! re, sieurare.
Sicurazion, sf. assicurazione.
Sicuro, agg.-avv. e sm. certo, sicuro; andar al sicuro, m. avv. andare sul sicuro; esser al sicuro, stare al sicuro, o stare nel sicuro; meterse al sicuro, m. avv. attenersi al colombaio: — ^Aizzano i minchioni, sbraveggiano in piazza, e quando veggono la mala parata s’attengon bravamente al colombaio;“ de sicuro, alla sicura, al sicuro, certamente, senza dubbio.
Sicutera, storpiatura del modo latino sietti erat; tornar al sicutera, m, avv. tornare a’ santi vecchi.
Sie, agg. sei; butar zinque e tirar sie, met, far ceffoni, — porre cinque e levar sei.
Sielta, sf. sceglimento scelta.
Sielzer, va. brisciare (Pegolotti), cernere, cernire, scegliere, scerre; sielzer i fruti per salvarli, sfiorire le frutta.
Sientificamenie, avv. scientificamente; scriver, o parlar sientificamente, scientificare.
Sientifico, agg. scientifico.
Sienza, sf. scienza;. che apartien a la sienza, scienziale; esser un arca de sienza, met. essere un’arca di scienza;, in sienza e cosienza, v. cosienza.
Sienziato, sm. scienziato; met. dottorino, saccentino, saputello, sciolo.
Sifon, sm. sifone,
Sifonzin, sm. sifoncino
Sigil, sm. sigillo, suggello.
Sigilada, sf. sigillata, suggellamene.
Sigiladura, sf. sigillatura, suggellatila.
Sigilar, va. sigillare, suggellare; met. confermare. j ’ Significar, va, esprimere, inferire, significare.
Signor, sm. donno, padrone; signore; portar el signor, munire dei SS. Sacramenti; el signor ene ene, o el signor ene ene che tempera le pene, m. scherz. il signor enne enne o il signor enne enne che tempera le penne: signor che ghe vanza i pie fora 11 del leto, met. signore con la paglia nelle scarpe.
Signorazo, sm. riccone, ricco sfondolato, signorazzaccio. signor accio, uomo che può misurare le doppie con lo staio, e per sim. Creso; Sardanapàlo.
Signoregiar, va. e più spesso vn. grandeggiare, signoreggiare; dominare; estollersi.
Signori], -agg. signorile.
Signorin, sm, v. met. signorino: — „Il signorino non si degna di venire in casa nostra.“ Silabar, va. sillabare, sillabicare.
Silabazion, sf, sillabazione.
Simbolegiar, va. e vn. simboleggiare, simbolizzare.
Simia, sf. scimia, scimio; che ga de la simia, scimiatico; 'a ogni simia ghe par bei i su simioti', m. prov. all’orsa sembran belli i suoi orsacchi; bru-, to come una simia, v. bruto.
Simile, agg. cotale, sì fatto, simile; qualcossa de simile, un quid simile, o un quissimile: — „Non può dirglisi spia, ma un quid simile;“ ogni simile ama ’l suo simile, prov. ogni simile ama, o appetisce il suo simile, — chi si somiglia, si piglia, — tal guaina tal coltello-, — simile con simile e gente di su’ pari, — simili con simili e gir co’ suoi, o simili con simili e impacciati co’ tuoi. Il Fanfani di cara ed illustre memoria aggiunge un esempio di Dante: Inf. IX. ^Simile qui con simile è sepolto;“ ciò però eh’ esso esempio abbia a fare col prefato proverbio lo lascio giudicare a chi s’occupa del Poeta e della sua Commedia.
Simiotada, sf. contraffazione, imitazione, scimieria, scimmiottata, scimmiottatura
Simiotar, va. scimmieggiare, scimmiottare; imitare.
Simioto, sm. scimiolo, seimiotto, scimmiuolo; far el simioto, “met. contraffare, imitare, — fare lo scimmiotto; 'a ogni simia ghe par bei i su simioti', v. simia.
Simon, nome proprio di persona: Simone.