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SEN | — 403 — | SEE |
Senton (in), m. avv seduto: — „ Melilo in senton. = Ponlo seduto.“
Sentor, sm. indizio, odore, sentore; aver sentor, aver sentore.
Senza, prep. senza; esser senza — che che si sia: esser perduto di quella tal cosa: — „Essere perduto d’un occhio.,,
Sepa, sf. zi. seppia — sepia of-;ficinalis; met. cacapensieri: — jjMe ne duole che c’entra quel cacapensieri;“ befana, camorro, caramogio, scarabocchio: — nDio mio è ella un caramogio quella fanciulla.“ Separada, sf. disgiungimene, separamento, separazione.
Separar, va. disgiugnere, disunire, disseparare, separare, e per sim. accappare le rose dalle spine.
Separazion, sf. separamento, separazione.
Sepelido, agg. interrato, sepolto, seppellito, sepulto, sotterrato; met. occulto, nascoso, perduto; no sepelido, insepolto: — I cadaveri rimasero insepolti per tre giorni.“
Sepelida, sepelimento, sf. sm. interramento, seppellimento, seppellizione, sotterramento.
Sepelir, va. interrare, inumare, seppellire, sotterrare, — comporre alcuno nel sepolcro, — dar sepolcro; annoccare: — „Annocca i tralci delle viti e ne fa barbatelle; nascondere, occultare: — „Dove domin s’è occultato quel furfantello;“ sepelir, o no sepelir in zimiterio, seppellire o non seppellire in sacrato: — „In ilio tempore un suicida non veniva sepolto in sacrato; averli sepelidi tuti, met. averli sotterrati tutti.
Sepolcral, agg. sepolcrale, sepulcrale.
Sepolina, sf. zi. seppiola, met. lo stesso che sepa nel secondo significato met.
Sepoltura, sf. sepoltura; met. catapecchia, stamberga; bugigattolo; vizio de natura se lo porta in sepoltura, v. natura.
Sequestrada, sf. sequestrazione; staggimento.
Sequestrar, va. pignorare, sequestrare, staggire.
Sequestro, sm. oppignoramento; esecuzione, sequestro; sequestrante — chi lo fa fare; sequestrato — quello a cui lo si fa; aggiudicatario — colui che diviene proprietario della còsa sequestrata e mandata all’incanto.
Sera, sf. sera; de la sera, vespertino: — „La squilla vespertina invita alla concentrazione ed alla preghiera; ’ aver una gran bruta sera, met. avere una serataccia: — „ Bisogna ch’io finisca di giuocare, ho una, serataccia oggi.“
Serada, sf. serramento.
Seradura, sf. serratura, toppa; seradura a scroco, serratura a colpo, o serratura a sdrucciolo.
Seradureta, sf toppina.
Seralio, sm. sexraglio.
Seramento, sm. intasamento, intasatura; chiusura; costipazione.
Serar, va. accollare; chiudere; serrare, turare; precludere; t. de’ giuocatori di dama: aver fatto il pieno; serarse un dedo fra una porta, ecc. -pigliare un granchio: — „ Voleva entrarci lui, e gli ha toccato un granchio a secco;’1 vn. de le feride, ammarginare, cicatrizzare, rammarginare, rimarginare; serar per de fora, met. aggratigliare, imprigionare, — mettere in chiusa: — „Eu messo in chiusa per essersi appropriato indebitamente de’ colombi;“ cortei che se poi serar, coltello a serramanico; chi ben sera ben verzi, m. prov. chi ben serra ben trova; — serar un ocio, v. ocio; serar la finestra, o serar la porta sul muso, lo stesso che sbater la finestra, o sbater la porta sul muso, v. sbater.
Seren, agg. e sm. chiaro, sereno; allegro, ilare, lieto, tranquillo.
Serenada, sf. cocchiata, serenata.
Serenar, va. e vn. serenare, — far sereno; divenir sereno.