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per Io stralcio; andar indrio inveze che avanti, fare come il preto Peo, o Peio, che per vent’anni disse messa e poi diventò eterico, — fare come ha fatto preto Peo, il quale, di prete, diventò cherico — idea già significata dai latini con: Ab equo ad asinum, — Buculus antea: nunc caprarius.
Avanzadin, agg. attempatelo.
Avanzatolo, sm. avanzo, avanzaticci, avanzuglio, avanzugliolo, avanzume, biasciaticcio, rimasuglio.
Avarazo, sm. avaraccio, avaronaccio, mignatta, scorticapidocchi.
Avarea, sf. t. mar. avarìa.
Avareado, agg. avariato.
Avarizia, sf. avarizia; grettezza; crepi l’avarizia, m. fam. muoia l’avarizia.
Avaro, agg. e sm. avaro, gretto, pirchio, sordido; far l’avaro, avareggiare; avarizzare; l’avaro no xe mai contento, l’avaro è come l’idropico, quanto più beve e più ha sete; coi avari bisogna esser avari, colle lesine bisogna -essere punteruolo.
Avelenadpr, sm. avvelenatore.’
Avelenar, va. attoscare, attossicare, avvelenare, avvelenire, intossicare; poet. avvenenare; met. amareggiare, turbare.
Avemaria, sf.. Ave Maria, — Avemmaria, — Salutazione angelica.
Aventor, sm. avventore, pratica; disgustar, o perder i aventori, sviare la colombaia, — tirare i sassi in colombaia, — tirare a’ suoi colombi; saverse far aventori, dare il cornino; chi- da in credenza perdi la roba e l’aventor, .chi da in. credenza spaccia assai, perde l’amico e denar non ha mai, o denari non n’ha mai.
Aventoruzo,, sm. avventoruccio.
Aventurar, vn. avventurare.
Aventurier, sm. avventuriere, avventuriero.
Aver, vn. avere; possedere; essere affetto: — „El ga la febre terzana. = E’ affetto dalla febbre terzana;“ aver, aver assai, aver un poco, aver l’aria, — riportare: — „ Quel giovine ga assai de tu fradei. = Quel giovane riporta tuo fratello;“ aver de aver, dover avere; tornar aver, riavere; chi ga vu ga vu, addio fave, — chi ha avuto, ha avuto, — chi ha tenga, e chi n’è ito, peggio; te go, — la go, — lo go, ti ho, — v’ho, l’ho sotto la tacca dello zoccolo; averselo per dito, tenerselo“ per detto; aver per sicuro, avere per fermo; averla, o averla fissa con un, averla con uno, — averci odio, — essere corrucciato con esso lui; aver del manigoldo, del sempio., ecc. odorare, o sentire di manigoldo, ecc.; chi ga no pensa — modo che usano i giuocatori di carte, quando uno fra essi, compagno ed avversario, sta pensando assai prima di giuocare, o di rispondere;“ ognidun ga le sue, o ognidun gavemo le nostre, loc. proo. ogni casa ha cesso e fogna, — a chi Dio da farina il diavolo toglie il sacco, — il diavolo chi non l’ha all’uscio l’ha alla finestra.
Averar, vn. adempiere, avverare, effettuare,, verificare.
Averbial, agg. avverbiale.
Aversar, va. avversare, contrariare, opporre.
Aversion, sf. avversione, contrarietà, ripugnanza; aversion a§sai granda per una roba o per l’altra, idiosincrasia.
Avertidura, sf. apertura; avertidura de la camisa, sul peto, sparato; avertidura de le cotole, fesso.
Avertimento, sm. accenno, avvertimento.
Avertir, va. ammonire; avvertire; avvisare, far sapere; far accorto, fare avveduto; avvertire altrui, raschiandosi, di desistere di dire o di fare checchessisia, per una ragione qualunque, fare il raschio; avvertire le persone semplici dell’importanza di qualche atto giuridico che intendono fare, cerzionare.
Averto, agg. aperto.
Avezar, vn. abituare,.. assuefare,, avvezzare; avezarse a un clima, acclimarsi; avezar un cavai de no inombrarse per nessuna roba, assicurare un cavallo.
Avezo, agg. abituato, asstiefatto, avvezzato, avvezzo, consueto, solito, usitato; avezo a tuto, avvezzo alla scarmaglia, — uomo da bosco e da riviera.