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SCI — 390 — SCO

Sciopon, sm. archibusone; bot. specie di garofano.

Scipulada, sf. (scipuladu) piluccamento, piluccatura.

Scipular, va. (scipular) piluccare.

Scoconada, sf. mangiatacela, scorpacciata, strippata: — corpacciata degna de’ ciclopi;“ sturata: — Favorisca dare’ una sturata a quella botte.“

Scoconàr, va. strippare, — pi-. gliare una satolla; sturare.

Sclepia, sf. bot. asclepia.

Scodela, sf. scodella: — „Scodella di maiolica-;“ scodellata: — „Ha dato ab cane una scodellata di minestra.“

Scodeleta, sf. scodellino.

Scodelon, sm. scodellone.

Scodeloto, sm. bacioccolo, ciotola: — „ Ordinerò mi si comperi una ciotola;“ ciotolata: — „Incassan marmaglia a ciotolate;“ zi. patella; darghe una scopala al scodeloto, met. andare a cassetta, o scappare alla cassetta.

Scoder, va. riscuotere; chi che scodi- debiti per i altri, cavalocchio.

Scodidor, sm. esattore; riscuotitore; cavalòcchio.

Scòduda, sf. esazione, riscossione, riscuotimento.

Scoiada, sf. petrata, pietrata, sassata.

Scoiazo, sm. scogliaccio.

Scoiera, sf. scogliera.

Scoieto, sm. pietruzza, sassolino, scoglietto, scogliuzzo.

Scoio, sm. pietra, sasso; scoglio; masso; met. difficoltà, impedimento,-intoppo.,

Scoion, sm. balza, dirupo, greppo, masso, rupe

Scoioso, agg. scoglioso.

Scola, sf. iscuola, scuola; classe; di scuola, appartenente a scuola: scqlastico; a scola, m. avv. in iscuola: — “ „Ha lasciato i pennini in iscuola;“ dar scola, met. leggere in cattedra; aver bisogno de andar ancora a scola, met. volerci un altro po’ di sale.

Scolà, agg. fuso; sciolto; liquefatto, squagliato; scollato; scollacciato: — „.Abito scollato.“ — „Viene alle serate sbracciata e scollacciata.“

Scolabrodo, sm. colabrodo, colino.

Scoiada, sf. colamento

Scoladura, sf. colatura, scolatura; sgocciolatura; scoladura de puina,. siero; — de candele de zera, cerume.

Scolamento, sm. colamento; chir. blennorea.

Scólapiati, sm. piattaia

Scolar, va. e vn. colare, scolare: — „Mettete via quel cencio, è molle che cola; “ fondere, liquefare, sciogliere, squagliare: — „Son state,, fuse le campane per farne cannoni;“ — delle candele: ’ sgocciolare; colare per via di declinazione un liquido chiaro, da uno sottostante, torbido; decantare; met. bere; cioncare, tracannare; che si può fondere: fusibile, fù-sile.

Scolareto, sm. scolaretto, scolarino, scolaruccio, scolaruzzo; met. lattonzolo.

Scolaro, sm. scoiaio, scolare; far de scolaro, seolareggiare. Scoi in, sm. campana scolàstica.

Scolo, sm. colamento, scolo; mar. lumiera; agric. chiassaiuola, chias-.saiuolo;./. de’ mulinai: risciaquatoio; chir. lo stesso che scolamento.

Scolorida, sf. scoloramento.

Scolorido, agg. scolorato, scolorito.

Scolorir, vn. scolorare.

Scolpar, va. scolpare; difendere, scusare.

Scolpido, agg. scolpito, sculto.

Scolpir, va. scolpire; poet. sculpere; met. figere, figgere: — „Figgetevelo in mente: donna italiana non soffre dileggio.

Scottar, vn. ascoltare, — dare, o porgere ascolto; udire: — „Sono stato ad - udire, fine’ a lui è piaciuto di cinguettare;“ chi che scólta, ascoltante; ascoltatore; scollar con atenzion, e piazer, assaporare; — in scondon quél che i altri parla, usolare’; — per portar torno, raccòrrò i bioccoli; scoltime, o scoltime a mi — forinola esortativa: fà, o faccia a modo d’un pazzo: —