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eia;“ lei la poi, o ti te poi scherzar, met. lei può, o tu può’ canzonare: — „Ella può canzonare co’ suoi cinque mila fiorini di rendita;“ dir, o far per scherzo, dire, o fare da scherzo, o in ischerzo; cior in scherzo, pigliare a gabbo; scherzo de man scherzo de vilan, v. man.

Schifar, vn. schifare, — avere a schifo, o a stomaco.

Schifosità, sf. bruttura, laidezza, oscenità, schifezza, sporcizia.

Schifo, sm. schifezza, schifiltà, schifo, stomacaggine; far schifo, avere, o venire a noia, — avere, o venire a schifo.

Schifoso, agg. abbietto, lurido, schifóso; met. abominoso, sordido.

Schila, agg. pocolino, micolino, miccicchino minuzzolo, nonnulla, scamuzzolo, zinzino; una schila, met. un minimo che, — un tritolo; sf. zi. squilla — crangon vulgaris.

Schincada, sf. scalfitura, spuntatura; stincata, stincatura; t. de’ giuocatori di bigliardo: papino.

Schincapene, sm. imbrattacarte, impiastrafogli, schiccheracarte.

Schincar, va. scalfire, stincare; t. de’ giuocatori di bigliardo: fare steccacoia, o fare un papino. Schinco, sm. stinco;. met. allampanato, mingherlino.

Schinela, sf. acciacco, affanno, cànchero, dolore, frizzone, malore, mascalcia, piaga, scarezzo, schinella

Schiribizada, sf. scarabocchiatura, “ schiccheramento, schiccheratura, scombiccheramento, sgorbio.

Schiribizar, va. scarabocchiare, schiccherare, schicchirillare, scombiccherare, sgorbiare.

Schiribizo, sm. ghirigoro, scancellaticelo.

Schivada, sf. schifamento, sehifanza; cansamento.

Schivar, va. cansare, scansare, schermire, schivare, sfuggire; allontanare, rimuovere; schivar una persona, scantonare quella tal persona.

Schiza, sf: goccia; s chiza de fango mi vestiti, pillacchera, zacchera; met. schizzo: — „M’ ha dato uno schizzo di pane che appena si vede;“ t. mar. mezzaruola; h^ schiza, met. la., morte secca, o la secca farghela a la schiza, met. fare una cilecca alla morte: — „Era sfidato dal medico e lo dicevano beli’ e spacciato; ma, lui ha fatto una cilecca alla morte, ed ora sta benone.“

Schizada, sf. schizzata, schizzettata; schizada de odo, ammicco, strizzata d’occhio; ’met. acquerella, acquicella.

Schizadina, sf. schizzatina; schizzettatina.

Schizado, agg. compresso, schiacciato; scofacciato; zaccheroso; schizzettato. Schizar, va. aspergere: — „La signorina s’ è messa. ad aspergere il bucato;“ iniettare: — „Deve iniettarsi per ordine medico;“ schiacciare: — Ve’ qui un verme schiacciato;“ scofacciare: — „Gli scofacciò la tuba con un lattone;“ impillaccherare, inzaccherare: — „Dovea correre pel fango e impillaccherarsi a quel modo;“ picchiolare: — „ Acciocché non si veggan le macchie faremo picchiolare di nero quell’abbassamento;“ schizzare: — „Il vino schizzava attraverso il turacciolo foracchiato;“ schizzettare: — „Se avess’io lo schizzetto in luogo di schizzettarti, te lo getterei addosso;“ brillare: — „ Brilla ’1 vin .nelle capaci tazze;“ schizar prima de scovar, perchè che no se levi là polvere, spenger la polvere; schizar de la. piova, piovigginare, pioviscolare; — de odo, chiudere, o strizzar l’occhio, — ammiccare: — „Se non avessi ammiccato al sensale forse ti crederei;“ — co la boca, spruzzare; schisargliela a qualchedun con parole, dare una fardata a quel tale; — coi fati, accoccargliela, o affidargliela ad uno; schizar velen. met. fremere di sdegno, — schizzare fuoco, o schizzare veleno; schizar el grasso fora dei oci, met. essere grasso bracato, essere una palla di lardo,, schizzare dal grasso.

Schizetada, sf. schizzettata, schizzettatura, spruzzata; chir. iniezione.

Schizetar, va. schizzettare.