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re; abbruscare: — , M’avete spazzolato la sopravveste, ma vi siete dimenticata di abbruscarmi il cappello;“ met. escludere; dar le pere, o dare il tabacco del nonno.

Scartazata, sf. setolaccia.

Scartazeta, sf. setoletta, setoline, spazzolino.

Scartin, sm. f. de’ giuocatori di carte: cartaccia, cartiglia, cartina, carta scarta, cartuccia, scarto.

Scarto, sm. rifiuto; scarto; scegliticcio, sceliume: — ,,Agli ultimi tocca il scegliticcio, è sempre così;“ t. di giuoco: faglio, o scarto: — ,. Sta attento al faglio.’1 — „Mi mostra il faglio a coppe e ci ha il venticinque.’ •

Scartozeto, sm. cartoccetto cartoccino: — «Portava un cartoccino di fragole;“ met. adone, assettatuzzo, bellimbusto, damerino, imbusto, zerbino: — ,.Fa l’adone anche colle mondane.“

Scartozo, sm. cartoccio; cartocciata: —- .,Gettavano i confetti a cartocciate;“ scartozo de pevere mal incarta, met. attillattuzzo, assettatuzzo, cicisbeo, farfanicchio.

Scarzeramento, sm. scarcerazione.

Scarzerar, va. -scarcerare.

Scassacodolo, sm, zi. coditre--mola, codizonzola, cutretta, cutrettola — quella che sta a preferenza intorno l’acqua; ballerina — quella che sta a preferenza attorno gli animali, ne’ prati.

Scassada, sf. scossa, scotimento, crollata scrollata, scrollo, scrollatura.

Scassamento, sm. scotìo: — „La carrozza ha cattive molle e bisogna aspettarsi uno scotìo maledetto.’1

Scassar, va. e vn. anninnare, cullare, ninnare; agitare, scuotere, squassare, scossare (Poliziano); sciabordare: — ,,Sciaborda un po’ quella medicina; non vedi che tutto l’olio vi galleggia;“ tentennare, vacillare, e concussare, ma dicessi per lo più de’ tremuoti.

Scassinar, va. guastare, rompere, scassinare, sconquassare.

Scasson, sm. scossa, scossone; scasson de piova, acquata, acquazzone, scossa, scossone, scroscio, stroscio di acqua.

Scatarada, sf. scaracchio, scatarrata, scracchio.

Scatarar, va. scaracchiare, scatarrare, scracchiare.

Scatola, sf. scatola; met. esile, piccolo, e vale per naviglio, o barca, a uguali condizioni, e anche per vettura; abituro, casupola, catapecchia, stamberga; romper le scatole, met. rompere il chitarrino, — rompere i corbelli, — rompere gli stivali, — rompere a uno quello che non gli si ha fatto, e nel senso di chi ciarla stucchevolmente: fare come la putta al lavatoio; parer cavò fora de una scatola, met. parere uscito da uno scatolino: — „Non pende un pelo a questo abbigliamento: ella par uscita da uno scatolino; “ scatola de Pavia che co no se la dopra più se la buta via, scherzo popolare usato da chi annasa tabacco, per significare che lo tiene nella carta nella quale lo compera senza far uso della rispettiva scatola.

Scatolaza, sf. scatolaccia.

Scatolon, sm. scatolona, scatolone.

Scatoier, sm, scatolaio, scatoliere.

Scavada, sf. scavamento, scavazione.

Scavador, sm. scavatore.

Scavadura, sf. scavamento, scavatura, scavazione.

Scavar,, va. scavare.

Scavalcar, va. scavalcare, scavallare: — „Lo fecero scavalcare e gli rubarono quanto aveva di buono addosso.“ — „Messosi di buzzo buono ha scavalcato tutti i suoi condiscepoli;“ scalare: — ^Scalate le mura il nemico mise la città a ferro ed a fuoco. “

Scazada, sf. cacciamento, cacciata, scacciaggione, scacciamento, scacciata.

Scazadina, sf. scacciatella.

Scazar, va. discacciare, cacciare, scacciare, scaciare. E. Kosovitz. — Dizionario ecc. 25