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Scapolo, sm. celibe, libero, scapolo.

Scapriziar, va. scapricciare, scapriccire. • Scapuzada, sf . scapuccio — tanto nel senso proprio quanto nel metaforico: — „Degli scappucci chi più chi meno ne abbiam fatto tutti.“ -„Forse che lo scapuccio del cavallo non è- la causa della disgrazia ?“

Scapuzar, va. inciampare, intoppare, scappucciare, scappuzzare: — „ Azzoppò per essere inciampato;“ derogare, tralignare, transigere: — „E’ tale un galantuomo che nessuna promessa potrà farlo transigere;“ scappucciare: — «Dinanzi a quelle fattezze incantevoli ha scappucciato anche lui, il misògino.“

Scapuzon, sm. lo stesso che scapuzada.

Scarabatola, sf. abituro, catapecchia, stamberga, topaia; attrazzo, ciscranna, sferra; pi. carabattole, masseriziuole.

Scarabizar, va. scarabocchiare, schiccherare, scombiccherare, — fare degli scarabocchi.

Scarabizo, sm. cancellaticelo, scarabocchio, sfregacciolo, sgorbio.

Scarabociada, sf. scarabocchiatura, scarabocchio.

Scarabociar, va. lo stesso scarabizar. - Scaramucia, sf. avvisaglia, scaramuccia, scaramuccio, scaramuglio, Scaramuzza.

Scaramuciar, va. scaramucciare.

Scaranciferi, scarangiferi, smp. denaro, pecunia.

Scaraventar, va. lanciare, scaTaventare.

Scarcaval, agg. e sm. frugolo, vivace, sventato.

Scardobola, sf. zi. Pietro l’eremita — gebia litoralis.

Scaregar, va. paleggiare; scaricare, e poet. scarcare; scaricare parte del carico d’un bastimento, per iscagliarlo: alibare.

Scariga, sf. scarica; -scarica di molte armi da fuoco ad un tempo per segno d’onore — e simili: salva.

Scarigador, sm. scaricatore.

Scarigadura, sf. scaricatura: — ,,Pagategli la scaricatura.“

Scarigada, sm. scaricamento, scaricazione.

Scarigar, va. lo stesso che scaregar.

Scarigo, sm. scaricamento; scarico; sgravio; per scarigo de cossienza, per isgravio di coscienza.

Scarmolin, agg. esile, scarmolino, scarzo.

Scarnevalar, vn. carnascialare, scarnascialare, scarnovalare.

Scarnido, agg. affilato, emaciato, magro, scarnato, scarno, secco, smunto.

Scarnificar, va. scarnificare.

Scarnificazion, sf. catacasmo, scarnamento, scarnificazione.

Scarnir, vn. consumare, dimagrare, scarnare.

Scarozada, sf. carrozzata, scarrozzata; scalessata

Scarozar, va. scarrozzare; scalessare: — n^hi va attorno col calesse scalessa o scarrozza?“

Scarpa, sf. scarpa; scarpa messa a zavata, cianta;.....— rimontada, scarpa riscappinata; — de le caroze, martinica, scarpa; de le strade, banchina; ripa; scarpe che se ghe baia drento, met. scarpe in cui ci si sbigoncia; no poderghe star a le scarpe de uno, met. non legare le scarpe, o non essere degno di legare le scarpe a quel tale; aver i dedi fora de’ le scarpe, met. essere povero in canna, non aver scarpe in piedi: — .,Non ha scarpe in piedi e pretende di fare il signore;“ andar scarpa e tornar stivai, m. prov. andar giovenco e tornar bue; una bela scarpa diventa una bela zavata, prov. scarpa ben fatta bella ciabatta, — quando si è belli, si è sempre quelli; la scarpa grossa paga tuto, m. prov. i cenci volan sempre all’aria; xe meio frugar le scarpe che i linzioi, v. linziol; do pie no poi star in una scarpa, -morir co le scarpe in pie e no aver scarpe in pie, v. pie; andar co le scarpe de piombo, ^/piombo.

Scarpada, sf. scarpata.

Scarpaza, sf. scarpaccia.

Scarpài, sm. scalpello, scarpello,