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muso: — „Sudiciona increante o non m’ha fatto un’usciata? “sbater la finestra sul muso, met. fare una finestrata; sbater la polvere, v. polvere.

Sbatidura, sf. sbattitura.

Sbattavi, sm. frusta — „La chiarata la si fa in un bacchio baleno colla frusta.“

Sbatizarse, vnp. met. sbattezzarsi: — «Per certe cose che si vedon i’ mi sbattezzerei!“

Sbatociada, sf. sbatacchiamento, sbattitura.

Sbatociar, va. sbattagliare, sbattacchiare, sbattere; diguazzare; sciaguattare.

Sbatola, sf. picchierella: — „Ho una picchierella che mangerei sassi;“ loquacità, parlantina, scurrilità: — ..Tutte le donne cinguettano, ma colei ha una parlantina che dà sui nervi“

Sbatuda, sf. agitazione, sbattimento sbattuta.

Sbavadura, sf. sbavatura, sbavazzatura.

Sbavar, va. sbavare.

Sbavazar, va. sbavazzare.

Sbavisar, va, t. de’ tipografi; doppieggiare.

Sbaviso, sm. c. s. doppieggiatura.

Sbefada, sf. beffeggiamento, sbeffeggiamento.

Sbefar, va, beffare, beffeggiare, deridere, dileggiare, minchionare, sbeffare, sbeffeggiare, sbertare.

Sbegazar, e derivati, lo stesso che sbagazar e derivati.

Sbeletada, sf. imbellettamento.

Sbeletadura, sf. imbellettatura.

Sbeletar, va. imbellettare, sbellettare; vnp. azziniarsi, imbellettarsi, — darsi il belletto, o il bianchetto.

Sbeleto, sm. belletto, bianchetto; arte di preparare e adoperare i belletti: commotica.

Sbendada, sf. sbendatura.

Sbendar, va. sbendare

Sberla, sf. ceffata, ceffone, manrovescio; una mata sberla, un ceffone co’ fiocchi: — „E vero che me l’ha ritornato, ma ciò non ostante ha ricevuto un ceffone co’ fiocchi.“

Sberlotar, va. schiaffeggiare, — dar ceffoni.

Sberloto, sm. ceffata, manrovescio, marrovescio.

Sbessola, sf. bazza, bietta, mento in fuori, o mento innanzi; bazzone.

Sbevazada, sf. sbeucchiamento, sbevazzamelo.“

Sbevazar, va. cioncare, sbevazzare, tracannare, — azzuffarsi col vino, — caricar l’orza col fianco; sm. vinolenza: — nEl xe morto colpa ’l sbevazar. = È morto causa la vinolenza

Sbevazon, sm. beone, bevitore, sgocciola boccali, trincatore, ubbriaccone.

Sbevuzar, va. sbeucchiare, sbevacchiare, sbevucchiare.

Sbiadir, vn. sbiadire.

Sbiaca, sf. lo stesso che biaca nel secondo significato.

Sbianchizada, sf. imbiancatura, imbianchimento.

Sbianchizar, va. biancare, imbiancare, scialbare

Sbicia, sf. acqua pazza, broscia,, brodaia, sbroscia-: — „Ci da a bere una brodaia impossibile.“

Sbiego (in), m. avv. a bieco, a sbieco, a schisa, a schiso, di schiso, in bieco, per ischiso, traversalmente; in ischisa, in sbieco, in sbiescio, in tralice, obbliquamente, obbliquo, per ischisa; guardar de, o in sbiego, met. guardare a sbieco; ciapar in sbiego, schiancire: — „Lo ha schiancito, per“ fortuna; se lo coglieva in pieno lo lasciava stecchito.“

Sbigolit, sm. lo stesso che pipiu.

Sbigotir, va. atterrire, sbigottire, turbare.

Sbilanzada, sf. sbilanciamento; squilibrio; sconcerto.

Sbilanzar, va. sbilanciare; met. sconvolgere, sconcertare.

Sbilanzio, sm. sbilancio.

Sbilfo, agg. e sm. astutaccio, — corbacchione di campanile, — formi- cone di sorbò, — individuo che ha cotto il cui ne’ ceci rossi, o che ha pisciato su più d’una neve, — bambino da Ravenna.