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S



S diciottesima lettera dell’alfabeto. Pronunciasi esse, e può usarsi tanto al maschile quanto al femminile; S nel linguaggio geografico vale Sud, e così E. S. EstSud, e S. E. SudEst. S. vale anche santo, e raddoppiato S S. Santi, o Santissimo. — S. P. E. M. s’ è visto nel M; P. S. e p. s. nel P.

Sabadilia, sf. bot. sabadiglia — veratrum sabadilia.

Sabion, sm. arena, rena, sabbia; rena grossa: sabbione; rena minutissima: litta; rena de’ deserti: renischio.

Sabioso, agg. arenario, arenoso, renoso, siliceo; sabbioniccio, sabbionoso, sabbioso.

Sabo, sm. sabato, sabbato; no xe sabo senza sol, no xe dona senza amor, v. amor; Dio no paga ’l sabo, v. Dio.

Sabota, sf. gladio, sciabola, spada, squarcina, e in ischerzo: affettapolpe (Baldovini), cinquadea, draghinassa, salacca, durindana — dalla
spada di Orlando, e durlindana, che è una storpiatura di durindana; poet. acciaro, brando, ferro; che xe fato come una spada, eusiforme; spada de turchi, scimitarra; spada senza taio, per bater scherma, spada di marra; taio de la spada, filo tagliente della spada; schena de la spada, filo falso, o costola della spada; elsa vale tanto per impugnatura della spada, quanto per quella parte di essa che è per guardia e difesa della mano; dar colpi co la sabola, sciabolare.

Sabolada, sf. sciabolata. .

Saca(far), chir. far saccaia, o far sacco.

Sacazo, sm. saccaccio.

Sachegiada, sf. saccheggiamento, sacco.

Sachegiador, sm. saccheggiatore.

Sachegiar, va. saccheggiare, — andare a sacco, — dare, o fare il sacco, — far preda, — mettere, o porre a sacco.