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tore, o rana pescatrice — lophius pescatorius.

Rossicio, agg. fulvo, gridellino, rossaccio, rossiccio.

Rosso, agg. rosso; rovente: — „Il ferro rovente diventa molle; “ rosso del ovo, rosso dell’uovo, — rossume d’uovo (Oennini), — torlo, tuorlo; diventar, o vignir rosso — in faccia, per qualsiasi cagione: accendersi la faccia, o il viso, — arrossire, diventar rosso, imbraciare; far diventar rosso un fero nel fogo, arroventare, infocare; a taio le rosse, bocciano i nostri venditori di cocomeri, e i toscani: che colori, che sapori ; rosso de sera bon tempo se spera, prov. rosso di sera buon tempo rimena; rosso de matina la piova se avizina. prov. aria rossa, o pi-.scia, o soffia; bianco e rosso che fa la bona voia, v. bianco; rosso de mal pel zento diavoli per cavel, v. cavel.

Rossor, sm. rossore; rossore causato da vergogna: erubescenza.

Roste, sfp. bruciate, caldarroste.

Rostì, agg. arrostito; esser ben rostì, met. essere ben cucinato, — essere mal a partito; essere mal cubato.

Rostida, sf. arrostimento.

Rostidura, sf. arrostitura.

Rostir, va. arrostire; rostir la carne senza che de dentro la sia cola, allazzerire la carne.

Rostisin, sm, arrosticino: — „S’è mangiato un arrosticino da leccarsene le dita.“

Rosto, agg. e sm. arrosto: — Arrosto di vitello.“ — „A me i polli li preferisco arrosto;“ esser un altro rosto — ha due significati: il primo, per significare ’che un certo chi si sia ha de’ privilegi, e allora, in Toscana si dice che quel tale: ha il cintolino rosso; — l’altro per indicare che una cosa è in realtà diversa da quello che noi si supponeva, o che altri ci aveva fatto credere, che con frase toscana si dice: essere un altro par di maniche; bon rosto, met. buona droga, mala lanuzza; assai fumo e poco rosto, v. fumo; chi la voi lessa e chi la voi rosta, v. lesso.

Rota, sf. disfatta, rotta; esser in rota, met. essere alle rotte, o essere a rottura; far finta de esser in rota — per trarre altrui in inganno: essere come i ladri di Pisa, che di giorno liticano, e la notte vanno a rubare insieme; cambiar rota, mar. dirottare; cavai de prima rota, ecc. v. cavai; a rota de colo, v. colo.

Rotarne, sm. scavezzone; frammento; rotami de fabriche, calcinacci, macerie, sfasciume.

Roto, agg. infranto, rotto, spezzato; esser fra el roto e ’l strazà, met. essere tra ’1 rotto e lo stracciato; aver, o far el muso roto, v. muso.

Rotondada, sf. arrotondamento.

Rotondar, va. arrotondare, arrotondire.

Rotura, sf. frattura, infrangimene, rottura; chir. allentatura, crepatura, ernia; rotura dei ossi, abduzione, e qualora l’osso di un membro si rompe in più luoghi uno vicino all’altro: frattura comminuta.

Rovistar, va. rifrustare, rovistare, rovistiare, rovistolare, trambustare; sm. rovistìo.

Rovoro, sm. bot. querce ischia, o rovere — quercus sessifloraj — querce gentile, o querce farnia — quercus pedunculata; met. croio, grossolano, incivile, rozzo, rude, zotticone; un rovoro no ga fato mai naranze, v. naranza.

Rubineto, sm. chiavetta.

Rucola, rucula, sf. bot. eruca, racchetta, ruca — brassica eruca; met. mezzano, ruffiano; far de rucola, met. batter l’acciarino, — reggere la mula a chi si sia.

Ruda, sf. bot. ruta — ruta graveolens-, di ruta, appartenente alla ruta: rutaìe, rutato; ruda salvadiga, armel — peganum harmala.

Rudinazi, smp. calcinacci, disfacitura, macerie.

Ruta, sf grappariglia, ruffa.

Rufian, sm. lenone, mezzano, ruffiano.

Ruga, sf. aggrinzatura, crespa, grinza; zi. bruco.

Rugiada, sf. lo stesso che rosada.