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RAZ — 353 - REG

della medesima pannina; raza de un can — bassa imprecazione: nato di un cane.

Razìa, sf. ghiacciata, razzìa, retata

Razion, sf. razione; profenda.

Re, sm, re, rege; uccisore di re: regicida; il delitto di chi ha ucciso il re: regicidio; star de re, met. stare bene al pollaio, — stare poccioso, — stare come un canonico; quando ’l re parti la zita sta mal, v. mal.

Reagir, va. reagire.

Reai, agg. reale, regale, regio; appartenente a palazzo reale, e. palazo.

Realeto, sm. zi. gallinella palustre piccola — rallus pusillis.

Realizar, va. realizzare; vn. effettuare: — „Veggo effettuato al fine il sogno della mia vita.“

Reazion, sf. reazione.

Rebel, sm. fellone, ribelle, sedizioso.

Recapitar, va. recapitare, ricapitare.

Recia, e derivati, lo stesso che orecia e derivati

Reclamar, va. reclamare.

Reclusion, sf. reclusione.

Reclutar, va. reclutare.

Recurin, sm. recurone.

Redada, sf. retata.

Redarguir, va. redarguire.

Redarguizion, sf. redarguizione.

Redator, sm. redatore

Redazion, sf. redazione.

Rede, sf. rete; intrecciato a guisa di rete: reticolare, reticolato, reticulato; rede dei budei, chir. peritonèo; infiamazion de la rede dei budei, med. chir. peritonite, peritonitide; rede de le done per i cavei, reticella; — de le quaiere, erpicatoio; — per ciapar rane, cerchiala; — per rader el fondo del mar, draia; legno che se dopra per far le rede, modano; ciapar co la rede — al proprio, e ciapar in rede — al figurato: arretare, arretrare, irretire: — „Gli uccelli arreticati vivono più facilmente in gabbia di quelli presi colla pania.“ — „Rimase irretito e non seppe più che dire;“ andar ne la rede, met. andar nell’orcio, — giugnere, o rimanere alla schiaccia.

Redentor, sm. redentore.

Redimer, va. redimere, ricomprare, riscattare.

Rèdine, sfp. guide, redini.

Redisela, sf. reticella, reticello, reticola.

Refada, sf. riscatto; racconciatura, raccomodamento.

Rèfar, va. e vn. emendare, indenizzare, racconciare, rifare; vendicare; refarse — al giuoco: riscattarsi; — in salute: rinviolirsi; — di qualche perdita: rimettersi; — dallo stato misero: rimpannucciarsi, — rimettersi in sella; nel senso di ripigliare animo dopo una paura avuta: pisciar la paura; — nel senso di riacquistare le forze fisiche o morali: riavere il peto, o riprender peto; refar el tempo perso, rimettere le dotte.

Refolada, refolo, sf. sm. raffica, rifòlo; met. ticchio, folata.

Refudar, va. ricusare, rifiutare, rigettare.

Refudo, sm. rifiuto.

Regalar, va. donare, regalare, — picchiar l’uscio co’ piedi; colui che regala: donante; chi riceve il dono: donutario; no voler una roba nanca se i la regala, non pigliare, o non volere, che che sia, ne men per cacio bacato.

Regaleto, sm. regaietto, regalino, regaluccio.

Regalo, sm. carisma, dono, presente, regalo; doni che lo sposo fa alla sposa in occasione delle nozze, leg. antifèrna; un regalo de gnente, il regalo delle fate, tre castagne e una nocciuola, — il regalo che fece Marzio alla nuora La cronaca dice che quel cotal Marzio abbia regalato alla nuora, dopo tre anni, una nocciuola; tornar i regali, fare a ripiglino: — „Il matrimonio è andato definitivamente all’aria; ieri han fatto a ripiglino;“ far, o rizever sto bel regalo, met. fare, o ricevere un bel regalo; esser proprio un regalo, met. essere un regalo.; un regalo ghe ne dama un alia. Kosovitz. — Dizionario ecc. 23