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AQU | — 32 — | ARB |
loco, — a fumo, acqua e foco tosto si. fa loco; cambiar l’aqua a le olive, — frase giocosa — pisciare; pestar aqua nel morter, met. battere acqua nel mortaio; eser come pestar aqua nel morter, essere come dare delle pugna al cielo. 0 come saettare alla luna; aqua fresca e servizial guatisi de ogni mal, acqua di cisterna. ogni mal governa, — acqua, dieta e serviziale guarisce da ogni male — Dumolin, celebre medico francese, diceva morendo: Lascio dietro di me due. gran medici: l’acqua e la dieta; l’aqua fa crote in panza, —-l’aqua marzisi i pali — e ci si aggiunge qualche volta, odi malizia: e ghe fa meter panza suso anca a le pute, l’acqua dà alle gambe, — l’acqua fa marcire 1 pali, — l’acqua rovina i ponti; — polenta e aqua, alza la gamba la polenta scampa, chi dopo la polenda beve l’acqua, alza la gamba e la polendà scappa; spetar che l’aqua vegni al colo, o vegni al cui, o iochi ’l ad, met.. giugnere, indugiare, ridursi —• e simili — alla sgocciolatura, o allo sgocciolo, — indugiare, o ridursi all’olio santo, — lasciarsi sopraffare della piena; chi xe portà zo del aqua se taca ai rasadori, chi è portato giù dall’acqua si attacca a ogni spino; in zento ani e zento mesi torna l’aqua ai sui paesi, in cent’anni e cento mesi torna l’acqua a’ suoi paesi; far un buso in. aqua, andar per acqua nel vaglio, — fare una vescia, — fare un buco nell’acqua; negarse in un bicer de aqua, met. affogare in un bicchiere d’acqua, — morire di .fame in un forno di schiacciattine, o in un forno di pane, o in una madia di pane, — inciampare ne’ ragnateli, — rompersi il collo in un fil di paglia — così il popolo; e i letterati: morire di fame nell’Altoposcio; portar aqua in mar, met. portare acqua al mare, — portar cavoli a Legnaia, •— portare i frasconi a Vallombra, portar sassi alle muriccie, — portar vasi a Samo; chi xe scota, o can scòtà del aqua calda ga paura de la freda, cane scottato dall’acqua calda ha paura della fredda, o fugge anche la fredda, — chi è scottato coli’ acqua calda ha paura dèlia fredda, — chi è inciampato nelle serpi, ha paura delle lucertole, — chi è scottato una volta l’altra vi soffia su, — l’asino dov’ è caduto una volta la seconda non vi cade più; ognidun tira l’aqua al su muli n.. ogni, gallina o ogni gallo raspa a sè, — ogni grillo grilla a sè, — ogni curato loda la sua cura, — ogni prete loda le sue reliquie, — ognuno aguzza i suoi ferri, — tutti vogano alla galeotta, — ognuno tira .l’acqua al suo mulino.
Aquatico, agg. acquaiuolo, aquatico, aquatile.
Aquavita, sf acquavite.
Aquaza, sf. acquaccia.
Aqueta, sf. acquerugiola, acquolina — e, se è corrente-: “acquicella; rigagnolo.
Aquidizo, agg. acquato, annacquato, acquidoso.
Aquidoto, sm. acquedotto, acquidoso.
Aquila, sf. aquila, de aquila, aquilino; aquila giovine, aguglino, aquilino, aquilotto; aquila con do teste, aquila bicipite; zigar come un aquila, stiacciare come un picchio.
Aquistar, va. e vn. acquistare, conseguire, procacciare’.
Aquisto, sm. acquisto.
Aquoso, agg. acquidrinoso, acquitrinoso; acqueo, acquidoso, acquoso; insipido.
Arabescar, va. arabescare.
Arada, sf. arata.
Arador, sm. aratore.
Aradura, sf. aramento, aratura.
Arar, va. arare, dissodare, o solcare il terreno coli’ aratro; che servi per. arar, aratorio: — „Un* buon bue aratorio non ha pago;“ arar, drito, met. arare, o rigare diritto.
Aratro, sm. aratolo, aratro.
Arbetarossa, sf. barbabietola, bietola.
Arbitrar, vn., arbitrare.
Arbol, sm. vassoia, vassoio.
Arborante, sm. alb orante.
Arboro, e derivati, lo stesso che alboro e derivati.
Arcar, va. arcare, arcuare, inarcare.