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PIO — 324 — PIE
tore mutolo — l’arnese mobile; attaccapanni — se vi son più caviglie piantate orizzontalmente in fila nel muror o in un’asse fermata al medesimo; beccatello, o zigoncello — un piuolo solo ingessato nel muro, o fitto nel legno.

Picador, sm. appicagnolo; attaccapanni, portamantelli.

Picapiera, sf. piccapietre (Targioni), scalpellino, scarpellino; scaglia.

Picar, va. e vn pendere; sospendere; picchiettare; che pende, o che sta sospeso: pendente, pensile; picarse — di che che sia: avere il pugniticcio di quella tal cosa: — „Ha il pugniticcio d’essere uno scienziato, quel povero grullo el me pica, o i me pica — e simili, met. averlo lì covito: — „ Voleva gli prestassi mille fiorini crede forse che io l’ho lì coviti?“ Piche, sfp. lo stesso che beche.

Pichetada, sf. picchiettata; picchiolata.

Pichétado, agg. picchiettato, picchiolato, pinticchiato.

Pichetar, va. picchiettare, picchiolare.

Piclnin, agg. piccinino, piccino, piccolino.

Picio, piciui, piciulat, agg. mingherlino, picchinino (Buonarotti), piccinino, piccino, picciolino, piccolo, pigmeo, e con modo giocoso: ravanello venuto per l’asciutto

Pico, sm. cocca, lembo; accostare le quattro cocche di una pezzuola pér portare in essa ciò che vi è ripostò: accoccare la pezzuola; andar a picó, met. andare alle Ballodole, — avere dato del culo in sul pietrone; mandar a pico, mar. mandare a picco; e met. dilapidare,, fondere, scialacquare, sperperare,

Picola, agg. piccola; sf. t. de’ giuocatori di briscola: briscolino.

Picoleza, sf. inezia, nonnulla, piccolezza; grettezza, vigliaccheria; quela picoleza — dirà uno che va a riscuotere un conterello, una provvisioncella — e simili: que’ pochi: — „Passando mi son permesso di venirla a noiare per que’ pochi che lei sa;“ esser lapicoleza, met. esser un bordello, o un caso, o un negozio: — „Dev’esser un caso di trent’anni che serve il comune.“

Picoli (far i), faonare — v. ant. e francese, registrata però anche dal Fanfàni; met. fare i maialini — fare la ricevuta; ultimo dei picoli, met. cazzabubbolo, cazzatello, tappo da botte.

Picolo, agg. e sm, bambino, fanciulletto, figliuolino, pargolo, parvo o; piccino; piccolo; parto — nel senso di figlio di bestia; garzone di birreria, o di caffè; che fa un solo picolo a la volta, uniparo; che ghe ne fa più in una volta, moltiparo, multiparo; più picolo, minore; el piè picolo, il minimo; diventar picolo picolo, “met. diventar piccin piccino; assai picoli fa un grando, prov. a granello a granello s’empie lo staio, — a soldo a soldo si fa il fiorino, — a granello a granello s’empie lo staio e si fa il monte; quando el picolo parla el grando ga za parlò, v. grando.

Picolon (a), m. avv. ciondolone, ciondolini, penzolone, penzoloni, spenzolone.

Picon, sm. piccone.

Piconada, sf. picconata.

Picoto, sm. zi. foraboschi, forabosco, picchio — picus rubens; picoto verde, picchio verde — picus viridis.

Pidazo, sm. piedaccio, piedone.

Pidela, sf. pila, secchiolina.

Pidin, sm. .pedino, piedino; cliir. verruca.

Pidina, sf, lo stesso che pedina.

Pidoceria, sf. lo stesso»che pedoceria.

Pidocio, sm. -zi, lo stesso che pedocio.

Pie, sm. piede, e per apocope: piè; orma; falda, piede; radice; che ga pie, pedato; che no ga pie, àpodo; colo del pie, collo del piede; segno in ter a che lassa H pie, pedata; che va a pie, o che se poi andar a pie, pedestre; bagno de pie, med. pediluvio; pie de porco, de vedel. ecc. zampetto, zampuccio: — „Gli zampucci di maiale sono buoni allesso“