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PEN | — 317 — | PER |
Pensier, sm. pensiero; apprensione, cogitazione; pensiero malauguroso, o superstizioso: ubbia; cambiar pensier, mutare consiglio, o pensiero, 0 proposito; star tn pensier, esser, o stare in pensiero; mettere in pensiero; mandar a spasso i pensieri, met. cacciar le passere; sora pensier, m. ave, sopra pensiero, — inconsideratamente, sbadatamente; viola del pensier, bot. viola del pensiero, o erba della trinità, o minuti pensieri, o suocera e nuora — viola tricolor; i pensieri fa diventar veci prima del tempo, m. prov. 1 pensieri fanno mettere i peli canuti; aver più pensieri che; cavei in testa, v. cavel; la note xe la mare dei pensièri, v. mare.
Pensator, sm. pensatore.
Pensierazo, sm. pensieraccio.
Pensieroso, agg. cogitabondo, cogitativo, pensieroso, pensoso.
Pensieruzo, sm. pensieretto, pensierino, pensieruccio, pensieruzzo.
Pension, sf. pensione; meter in pension, mettere in pensione, o mettere in quiescenza, o in riposo; meter in pension, met. dimettere, — finir di adoperare — detto di vestimenta, di utensili, ecc.
Pensionà, sm. emerito, giubilato, pensionato.
Pensionar, va. giubilare, pensionare.
Pensionzina, sf. pensioncella, pensioncina, pensionuccia.
Pentecoste (le), sf. la pentecoste, — pasqua rugiada, o pasqua rosata.
Pentir, vn. pèntere, pentire; mutare d’opinione, e di volontà.; pentirse, vnp. avere a penitenza, — pentirsi, ’ — tornare a penitenza.
Pepalessa, sf. cencio molle, — fico lesso, o fico lievito, — pollo freddo: — Preferisco gli sfacciati a’ polli freddi.“
Pepè, sm. t. de’ cacciatori:-pitaccio.
Pepi, nome proprio di persona: Giuseppe.
Per, sm, paio, paro — pi. le paia; coppia-: Coppia di piccioni;“ pariglia: — „Superba pariglia di cavalli russi;“ prep. a fine, affine di, per; per el, pel, per il, per lo: — „Pan per el can. = Pane pel cane.“ — „Dome i soldi per .el conzapignate. = Dammi il denaro per lo sprangalo. Perchè, pari. lo stesso che parchè. • Percorer, va. percorrere, scorrere.
Perder, vn. perdere; smarrire; no se ga perso gnente — dicesi di una persona da poco, e con la quale non c’è, come suol dirsi, da far un pasto buono: è meglio perderlo che trovarlo; no. perder se, met. non morire la lingua in bocca; chi perdi ga torto, m. prov. chi perse fu sempre dappoco, — chi perde ha sempre torto; chi perdi no cotona — m. prov. usato da’ giuocatori: il perditor non burla; chi che no voi perder no zoghi, m, prov. non giuochi chi non vuol perdere; xe meio no guadagnar che perder, v. guadagnar; chi impresta perdi la testa, v. imprestar; negoziar per perder, v. negoziar.
Perditor, sm. perditore.
Perdizion, sf. danno, perdizione, rovina; dannazione.
Perdon, sm. perdono.
Perdonada, sf. perdono..
Perdonar, vn. perdonare; risparmiare; assolvere dalla pena; rimettere dalla colpa; la prima se amonissi, la seconda se perdona e .la tèrza se bastona, v. bastonar.
Perega, sf. zi. sciarrano scrittura — serranui scriba; perega dalmata, sciarrano cabrilla — serranus cabrilla.
Perer, sm. pero — pgrus communis; perer selvadigo, pero selvatico, o silvestro, — peruggine.
Perfezion, sf. perfezione.
Perfezionar, va. dar perfezione, perfezionare; divenir perfetto, farsi perfetto.
Pergola, sf. pergola, pergolato; ua pergola, pergolese