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PEN | — 316 — | PEN |
di frego; a pena, appena; a, pena, — a penna e a calamaio; ciorse la pena, mei. darsi cura, o darsi briga, — darsi pena, o prendersi la pena; lassar, o restar ne la pena, met. lasciare, q restare nella penna; saver, o no saver tignir la pena in man, met. sapere, o non sapere tenere la penna in mano; far ghe ’l taio a la pena de “scriver, fare il fesso, o fare la fenditura alla penna; no meritar la pena, non meritare il conto, o non meritare la pena, — non metter conto; l’usel se lo conossi da le pene, prov. a’ segnali si conoscon le balle, — il muro si conosce dall’intonaco; ambasiator no porta pena, v. ambasiator.
Penaceto, sm. pennacchietto, pennacchino, pennacchiuolo.
Penacio, sm. pennacchiera; pennacchio.
Penai, agg. e sf. penale; sf. ammenda, multa; sm. pennaiuolo.
Penar, vn. penare; met. impiegare; affaticarsi, stentare, tribolare; far penar, met. dar pena, tormentare storiare: — „K,iccone sfondolato che fa storiare agli artisti i loro guadagni; vergogna!’* aver finido de penar, met. aver finito di penare: —. „Ha finito di penare, meglio per lui, già non poteva guarire, poveretto.“
Penariol, sm. pennaiuolo.
Penaza, sf. pennaccia,
Pendente, agg. pendente; ambiguo; dubbioso; esser pendente, essere in dubbio, non essere determinato, restare indeciso, o restare in dub -bio, — restare, o stare, o trovarsi in pendente.
Pender, vn. pendere;, pencolare; avvicinarsi a che che sia, esserne volto, inchinarvi, parteciparne; che pendi, pendevole; più che la pendi più la rendi, m. prov. finché la pende, la rende.
Penel, sm. pennello, penello; far a penel, met. fare a pennello; sta’r a penel, met. stare a pennello, — tornare una pittura: — „L’ ultimo vestito della cuginetta Antonini le torna una pittura;“ manigo del penel, asta, asticciuola.
Penelada, sf. pennellata, pennellatura.
Penelar, va. pennellare, pennelleggiare.
Penelazo, sm. pennellaccio.
Peneleto, sm. pennelletto, pennellino.
Penelon, sm. pennellone.
Peneta, sf. pennino: — „ Pennini da scrivere e da disegnare;“ pennolina, pennuccia, pennuzza. .... Penetrar, va. penetrare; atto, o facile a penetrare: penetrevole, penetrativo.
Penetrazion,. sf. penetrazione, r
Penitenza, sf. penitenza, penitenzia; fastidio, noia; castigo, gastigb, pena;. ’dar. per penitenza, dar penitenza; de penitenza, penitenziale; no far una roba nanca per penitenza, met. non fare una cosa nemmeno se il confessore la dasse per penitenza; chi ga fato ’l mal che fazi, la penitenza, v. mal; pecati veci penitenza nova v. pecato.
Penitenzeta, sf. penitenziuccia.
Penola, sf . art. e mest. bietta; t. de’ bottai: lunetta.
Penon, sm. mar. antenna, pennone.
Pensada, sf. pensamento, pensata; ritrovato, trovato.
Pensar, vn. pensare; credere, immaginarsi, opinare; determinare, deliberare, stimare; dar de , pensar, dar da pensare; pensar mal, pensare a male: — „ Gentaccia maliziosa che pensa sempre a male;l’pensar el pezo, pensare al peggio: — , Non bisogna pensare al peggio; se non è venuto ancora vuol dire che i suoi affari lo trattengono;“ pensar per se. pensare a se; drio el pensar — mio, tuo, suo: secondo il mio, il tuo il suo avviso; —- „Secondo il mio avviso direi subito di no;“ pensarghe su, far miglior raziocinio: — „ Dopo averghe pensado su go pensado de azetar. = Fatto miglior raziocinio ho pensato d’accettare;“ ben pensada, inter. ben pensata; una el ghe ne fa e una el ghe ne pensa, met. una ne fa e un’altra ne pensa; che ghe pensi chi che ga de pensar,’m.