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PAS | - 311 — | PAT |
Pastoral, sm. pastorale, rocco; agg. pastorale.
Pastrociado, agg. abborracciato; ingarbugliato; fallato; sudicio.
Pastrociada, sf. diguazzamento, insudici amento.
Pastrociar, va. abborracciare, acciarpare; diguazzare; sgorbiare; insudiciare, insozzare; fallare; pastrociar un poco, parlucchiare; - - „Parlucchia tanto e quanto lo spagnuolo.“
Pastrocio, sm. guazzabuglio; imbroglio; fanghiglia, loto; confusione; intruglio: — „Ci dà a mangiare certi intrugli che se ne stomacherebbero i cani.“
Patacon, sm. pezzo da quattro soldi. La ’voce del dialetto è bassa; vi ha però in Portogallo una moneta di rame che chiamano pure pattacone, voce questa registrata dal l’anfani con’un esempio di buon autore.
Pataf, sm. ceffata, ceffone,“man-’ rovescio, scapezzone.
Patafia, agg. e sm. schifiltosa, schizzinosa.
Pataracia, sf. frittella, lordura, macchia; zi. suaccia comune — citharus linguatula; suaccia cianchetta — arnoglossus laterna.
Patata, sf. patata, pomo di terra — solanum tuberosum.
Patatin-patatun, inter. tiffe taffe, — di dove vieni? vengo dal molino.: — „ Li ga brincai che i iera andai robar, e -potatiti pafatnn li ga mandai a casa pieni de macadure. = Li colse ch’erano andati a vignone, e là, di di dove vieni? vengo dal molino, li mandò a casa carchi di lividure.“
Patatunfete, inter, paf, paffe, toppete.
Pategiado, agg. convenuto, patteggiato, accordato per patto.
Pategiar,.va: convenire, far patto, patteggiare, “pattovire, pattuire — essere in patto, — restare in accordo.
Patela, sf. t. de’ sarti: fìnta, mostreggiatura, pistagnino, rivolta.
Patelon, sm. c. s. bracchetta, toppa, toppino.
Paternal, sf. paternale.
Paternostro, sm. lo stesso che padrenostro.
Patì, agg. patito; emaciato, magro, smunto; cagionevole, mingherlino, tisicuccio; stantìo. “Patibolar, agg: patibolare.
Patida, sf. sofferenza, patimento.
Patina, sf. patina; met. inverniciatura, orpellamento, vernice; dar la patina, patinare: — „Da quand’è che non patinate i miei stivali?“.
Patir, vn. patire, soffrire; comportare, sopportare; immezzare, invietire; xe un bel ricordarse quel, che se ga patì, m, prov. quel che fu. duro a patire ò dolce a ricordare — e viceversa: è un mal fiume l’Era — prov. questo fatto giuocando sul nome Era, ch’è nome d’un fiume in quel di Pisa, — e con Dante: Nessun maggior dolore, Ghe ricordarsi del tempo felice Nella miseria; — e col Manzoni: Il misero orgoglio D’un tempo che fu.
Pato, sm. patto;-accordo, condizione, — convenzione particolare; poto de le scale, pianerottolo; appoggiamene branca, spalletta; poto de la porta, limitare, soglia; no poderse dar de pati, non poter capacitarsi,; voler a tuti i pati, m. apv. voler per assedio, — voler a tutti i patti, e per maggior enfasi dissero i Deputati al Decameron: a tutti i patti del mondo; per nessun pato, a patto niuno, in modo alcuno, in nessun modo, per alcuno patto; vignir a pati, venire agli accordi: — „ Visto che la lite andava un po’ troppo per le lunghe vennero -agli accordi;“ mantignir i pati,. o star ai pati, stare a’ patti; no mantignir, o no star ai pati, non stare agli accordi, -— rompere il patto; pati ciari, amizi cari, v. amico; pati ciari amizizia longa, v. amizizia.
Patocìo, sm. battaglio.
Patoco, agg. fracido, fradicio, guaito, marcio.,
Patriarcal, agg. patriarcale.
Patriota, sm. compatriotta, compatriota, compatriotto