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PAGrpacciucchiato, intriso, insozzato, insudiciato.

Paciugar, va, imbrattare, impaccbiucare, impacciucare, insozzare, insudiciare, lordare.

Paciugo, sm. fango, pacchiuco, poltiglia, loto, mota.

Paco, sm. pacco; met. rifrusto, rovescio: — „ Scherza pure, vedrai qual rovescio di pacche ne sarà la conclusione;“ perdita; pregiudizio.

Pacotilia, sf. paccotiglìa.

Padela, sf. salimbacca.

Padilion, sm. padiglione.

Padilionzin, sm. padiglioncello, padiglioncino.

Padovan, agg. padovano, patavino.

Padregno, sm. patrigno.

Padrenostro, sm, padrenostro, paternostro, — orazione domenicale; padrenostri del rosario, bottonelle; pctdrénostri de far minestra, cannoncetti; saver come el padrenostro, sapere come l’avemmaria; dir, q saver come el padrenostro, dire, o sapere una cosa appuntino.

Padronegiar, vn, padroneggiare, farla da padrone, spadroneggiare; vnp. contenersi, moderarsi, padroneggiarsi.

Paesan, sm. forese, paesano.

Paesazo, sm. paesaecio.

Paese, sm. paese; provincia, regione; mandar in quel paese, met. mandare a casa bollita, — mandare a quel paese, o mandar in quel paese; tornar in paese, rimpatriare; tufo l mondo xe paese, m.. prov. per tutto si leva il sole, — tutt’il mondo è paese; el paese de la cucagna dove chi porta magna, v. cucagna; dona,e buoi dei paesi tuoi, v. dona.

Paeseto, paesuzo, sm. paesello, paesetto, paesino, paesuccio, paesucolo.

Pai,, inter. tonfa: — „Mi no son andà, e lu, paf me mancia la serva. = Io non ci son andato, e lui, tonfa mi manda la fante;“ paf, o pafete, voce onomatopeica, imitativa di colpo: paf, paffe, paffete, toppete: — «Prese una pietra, e senza nulla dire, toppete, gliela scagliò contro.“

Paga, sf. cartuccia, emolumento, mercede, paga, soldo; paga a la baia, baliatico: — al muliner, in farina, molenda, mulenda; — che rizevi chi che coi sui manzi va lavorar la tera dei altri, giogatico; ciapar, o dar la paga, met. aver la paga da uno; dar la paga a uno.

Pagada, sf. pagamento.

Pagadebiti, sm. v. met. randello; colpo dado col pagadebiti, randellata.

Pagador, sm. pagatore.

Pagamento, sm. pagamento; eror no fa pagamento, v. eror.

Pagan, agg. e sm. pagano.

Pagar, va. pagare; met: espiare, fare amenda; castigare, punire; vendicarsi; pagar puntualmente, pàgare come un banco; pagar uno sora V altro, m. avv. pagare a lire, soldi e denari, — pagare di contanti; pagar caro, o pagar salà cossa che sia, pagare profumata, o pagare cara, o pagare salata quella tal cosa; pagar el fio, met. pagare il fio, o la pena, o lo scotto; pagarla, — quanto che pagarla, — no so quanto che pagarla, — formolo deprecative: pagherei, — quanto pagherei, — non so quanto pagherei; paze pagai, frase conchiusonale: pari e patta; pagar el giorno de mai più, pagare per San mai; chi rompi paga, o chi rompi vedo paga novo, prov. chi rompe paga, — chi rompe paga e porta via i cocci, — chi rompe paga e porta i cocci, o porta i cocci in collo, — chi rompe paga e i cocci son suoi; una le paga tute, prov. una la paga tutte, o una ne paga cento; Dio no paga ’l sabo, v. Dio; chi azeta per piazer paga per dover, v. dover; chi garantisi paga, v. garantir; chi che paga avanti irato xe un mincion o un mato, v. mincion; pagar e morir xe sempre tempo, v. morir.

Pagineta, sf. paginetta, paginina, paginuccia, paginuzza.

Pàgnaca, agg. bonaccio, citrullo, debole, imbecille, ingenuo, leggiero, minchione, sempliciotto.

Pagnarol, sm. zi. passero — fringilla domestica’, pagnarol de campagna, mattugiolo, passera mattugia.