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O



O smf. quattordicesima lettera dell’alfabeto. Si fa tanto maschile quanto femminile, e si pronuncia ora con suono aperto e ora con suono chiuso; cong. o, e talora, per cansare il percotimento delle vocali: od;“ — „Argento od oro?;“ 0. nel linguaggio geografico vale: Ovest; N. 0. NordOvest; — 0. D. 0, nelle iscrizioni vale: offre, dedica, consacra. — S. E. 0. E., nel linguaggio amministrativo - legale vale: salvo errore od eccezione; l’o xe tondo, ma V u xe verlo, — m. de’ giuocatori; tu se’ in detta, o se’ avventurato.

Obietar, va. obbiettare, opporre, — dare obbiezione.

Obiezion, sf. obbiezione, opponimelo, opposizione.

Oblator, sm. oblatore.

Oblazion, sm. obblazione, oblazione, offerta.

Obligado, agg. astretto, obbligato; che ha servizio: — „Stanza che ha servizio colla cucina;“ esser obligado verso de qualchedun, essergli obbligato, — sapergli grado, — essere in obbligo a uno, o avergli obbligo.

Obligar, va. e vn. obbligare; chi che obliga, obbligatore.

Obligazion, sf. obbligazione.

Obligo, sm. obbligazione, debitoriale,, — e se la debitoriale è affatto privata: chirografo; esser in obligo con un, essere in obbligo a uno, — aver obbligo verso quel tale.

Obliquo, m. t. d’archit. saettane.

Oboè, sm. t, mus. dolzaìna.

Oca, sf. oca — anser domesticus; oca salvadiga, oca selvatica- — anser cinereus; oca giovine, anserello, papero; pena de oca, penna d’oca; zervel de oca, met. cervello d’oca; zogo del oca, giuoco dell’oca; aver zervel de oca, met. avere cervello quanto un’oca, — avere meno cervello d’un’oca, — avere poca sessitura; andar in oca, dare in ciampanelle, ire in frasca, — piantare una vigna; esser el fio