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restare con un palmo di naso, — fare come i buoi di Noferi — i quali venivan condotti regolarmente ad ogni fiera e venivan ricondotti regolarmena casa, perchè non trovavano mai un compratore; conoscer a naso, met. conoscere a fiuto, a conoscere all’alito, o all’annuso: — „Conosce all’annuso i suoi polli colui;“ far un gropo sul naso, met. fare una tacca sul naso: — „Per non dimenticarvelo vi raccomando di farvi una tacca sul naso;“ tignir come la rosa al naso, met. tenersi d’una cosa come d’un fiore all’orecchio — che ’dicesi anche con egual gentilezza di locuzione: tenersi come d’un fiore al petto: — „Della mia mogliuccia me ne tengo come d’un fiore al petto;“ meter fora la ponta del naso, metter fuori la punta del naso: — „IIo messo fuori la punta del naso e mi sono accorto che gela;“ oche, naso — giuoco di parole in luogo di o che naso, e sempre n’apparia; taiarse ’l naso per insanguinarse la boca, m. prov. cercare il male per medicina, — aguzzarsi il palo sulle ginocchia, — darsi sull’unghie col martello, — tagliarsi le legna addosso, — calcitrare contro lo sprone, — tagliarsi il naso per insanguinarsi la bocca, — menar l’orso a Modena; no ricordasse del naso a la boca, non rammentarsi dal naso alla bocca; la bugia te cori su per ’l naso, v. bugia; can che ga naso, v. can; aver le candéle soto ’l naso, v. candela; fazoleto de naso, v. fazoleto; far montar la mosca al naso, v. mosca.

Nasopia, nason, nasazo, sf. sm. nappone, nasaccio, nasone.

Nassa, sf, t. de’ pescatori: gabbia, nassa.

Nassente, agg. nascente.

Nasser, vn. nascere, e per’sim. aprire gli occhi alla luce, — uscir, o venire alla luce, — avere i natali: — „Boccaccio ebbe i natali a Parigi;“ met. accadere, avvenire, succedere; -germogliare; derivare; pullulare; scaturire, sgorgare, zampillare; produrre; impiolire; — de le stele, orire; che xe per nasser, nascituro: — ,. Al nascituro porremo il nome del nostro patrono;“ tornar nasser, met rinascere, rivivere; nasser co la camiseta, chir. nascere coli’ ammio, e met, nascere vestito, — aver la lucertola di due code; no esser nato ogi, met. aver i miccini aperti gli occhi, — sapere a quanti dì è S. Biagio, — aver pisciato su più d’una neve, — avere cotto il cui ne’ ceci rossi, — essere un corbacchione di campanile, o un formicone di sorbo; nassi quel che sa nasser, met. avvenga che può, — nasca quello che sa nascere, — segua che può, — diciaotto di vino: — „Diciaotto di vino, io ci vado ad ogni patto;“ nissun no nassi maestro, v. maestro; quél che no nassi in zento ani nassi in un minuto, v. ano.

Nassita, sf. nascita

Nastasio, nome proprio- di persona: Anastasio.

Nativo, agg. natale, natio, nativo.

Nato, agg. accaduto, successo; nato; nato per i piedi: agrippa; chi che è nato fuori d’uno stato: albinato; apena nato, neonato; nato ben, bennato: — „Era bennato, ma ora è diventato un discolo, ed è sfuggito da tutti;“ nato prima, anzinato; nato prima del tempo, abortivo: — „Colei non ha che figli abortivi;“ nato soto cativa stéla, met. tagliato a cattiva luna, — nato sotto una cattiva stella; nato in calar de luna, met. cazzabubbolo; esser nato per qualcossa, essere attonato: — „ Pietro Fanfàni era un filologo attonato.“

Nastriti, sm. nastrino.

Nastro, sm. fettuccia, fettuzza, nastro.

Natura, sf. natura; vizio de natura se lo porta in sepoltura, prov. vizia di natura fino la tomba dura, — chi è d’una natura fino alla fossa dura; chi no sa leger la su scritura xe un asino de natura, v. asino; poi più-la natura che l’arte, v. arte

Naturai, agg. naturale; avv. naturalemente, naturalmente.

Naturalizar, vn. naturalizzare.

Naturilizazion, sf. naturalità.