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cadaverica — e più propriamente: andratomia, quella dell’uomo; zootomia, quella degli animali.

Anca, sf. anca; avv. anche, altresì, pure.

Àncora, sf. ancora; la seconda che se cala per ancorarse, afforco; ancora veda e cativa, ancoressa; ancora de rispeto, ancora di rispetto, — di salvezza, — di speranza; ancora de salveza, met. tavola di salvagione; chi che fa ancore, ancoraio: — „Non tutti i fabbri sono atti a far buone’ ancore, e ci sono gli ancorai apposta “

Ancóra, avv. anco, ancora, per anco. Ancorar, va. ancorare dar fondo, mettersi all’ancora, ormeggiare; esser ancorado, essere, o stare sull’ancora.

Ancuzine, sfm ancudine, incude, incudine; poet. ancude; ancuzine picolo, ancudinetta, ancudinina, ancudinuzza; — dei argentieri, con due corni, bicornia; esser fra l’ancuzine e ’l martel, met. essere fra l’incudine e il martello, — essere fra Scilla e Oariddi, — essere fra le forche e S. Candida, — essere fra l’uscio e ’l muro, — trovarsi fra il rotto e lo stracciato.

Anda, sf. andamento, andare, andatura, incesso, portamento; presunzione, superbia; conosser de Vanda, conoscer all’andamento: — „Conosso de Vanda che xe tu fradel Rodolfo. = Conosco all’andamento ch’è tuo fratello Rodolfo.“

Andadura, sf. andatura, incesso.

Andante, agg. andante, medio, mediocre, mezzano.

Andar, va. e vn. andare; stare: — „Sto per l’undici; se esce fa tombola;“ poet. ire; sm. andamento, andatura, incesso, portamento; andar via, continuare: — „Intanto va via de le bele giornade. = Intanto continuano le belle giornate;“ far andar, dilapidare, scialacquare, spargere: — „Scialacqua l’eredità che è una consolazione;“ amministrare, dirigere: — „La vedova amministra da sola la bottega lasciatale dal marito;“ andar al de più, nel giuoco della calabresella — far mediatore: — „ In meza ora che se zoga

el xe andà zìnque volte al de più = In mezz’ora che si giuoca ha fatto cinque mediatori;“ a longo andar, avv. a lungo andare; col andar del tempo, col tratto del tempo; andar de còrpo, andare del corpo, — fare i suoi agi; a tuto andar, m. avv. a. tutto andare, — a rigore, — a tutto rigore; lassar andar., met. lasciar fare, trasandare, trascorrere: — „Lascia fare per ora, verrà bene il momento che te ne ricatterai;“ inzeppare: — „Gl’inzeppò due ceffoni che lo sbalordirono;“ no Vandarà sempre cussi, sempre non istà il male dov’ei si posa; sempre non ride la moglie del ladro; andar drio, seguire, seguitare, e met. andar per la battuta, — camminar per la pesta; no andar drio, met. non pensarci, — non rifletterci; no me ne va e no me m vien, non ci entro, — non ci ho che fare; andar proprio come che se voleva, — un affare, un riesci, ecc. — andare pel filo della sinopia; esser andada — detto di persona, massimamente di donna, che per essere diventata passa e vizza abbia perduto ogni attrattiva e bellezza, — essere andata a cani — essere rinfìchita; a la va la che ti va ben, m. avv. alla balorda; andarle a un come che ’l voi, avere tre piani per coppia; andar de mezo, andarne: — „ Per quel stupido scherzo poi andar de mezo l’Impiego. = Per quella baggianata può andarne l’impiego;“ esser andà — detto di chi è prossimo alla sua rovina, — essere, o trovarsi sull’orlo dell’abisso; no vignir e no andar, met. non averci nè caldo nè freddo: — „Servite, liberamente come che te par e piasi, in sto cfar no me vien e no me va. — Serviti liberamente come ti pare e piace; in questo negozio io non ci ho nè caldo nè freddo;“ andar a tiro do, andare a tiro due, e met. fare la pentola a due manichi: — „ Colui pare faccia per mestiere la pentola a due manichi: oltre al condur seco la madre, si trascina dietro quel mostricciattolo prosuntuoso della signora Emilia;“ se la va la va, e se no la se impianta, se coglie colga, — o guasto o fatto, — se se n’avvede me