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MOB — 260 — MOL

Mobiliar, va. ammobiliare, mobiliare.

Mobilie, sfp. masserizie, mobiglia, mobilia, suppellettili.

Mobilizar, va. mobilitare.

Mobilizazion, sf. mobilitazione.

Mocada, sf. scarbonchiata, smoccolata; met. sgusciata, svignamento.

Mocar, va. scarbonchiare, smoccolare; mocarsela, vnp. darla pe’ chiassi, — pigliare il puleggio, — sgusciare, svignarsela.

Mocheta, sf. moccatoio, mollette, smoccolatoio.

Mocolo, sm. mocci caglia, moccicaia, moccio, moccolo; mocolo de la candela, del lume, gocciolotto, moccolaia, moccolo; tirar un mocolo, met. attaccare di grosso, o attaccare un moccoli).

Mocoloso, agg. moccicoso.

Modaza, sf. modaccia.

Model, sm. modello.

Modeiador, sm. modellatore.

Modeladura, sf. modellatura.

Modelar, va. modellare.

Moderà, agg. moderato; moderà nel spender, nel viver, frugale, parco; — nel magnar, nel bever, astinente, sobrio. Moderar, va. moderare.

Moderazion, sf. moderazione.

Modernada, sf. ammodernatura.

Modernar, va. ammodernare.

Modificar, va. modificare.

Modificazion, sf. modificazione; cangiamento.

Modion, sm. art. e mest. beccatello, modiglione.

Modionzin, sm. modiglioncino.

Modo, sm. costume, guisa, maniera, modo, usanza; rimedio, ripiego; via; per modo de dir, per modo, — per modo di dire, o di parlare; zercar in tuti i modi, o zerear tuti i modi posibili e imaginabili, cercare tutti i modi possibili e immaginabili; fora de modo, m. avv. fuor di modo, oltre modo, sopra modo; in ogni modo, a ogni modo, in ogni modo, in ogni evento; ciò non ostante, ciononostante, nientedimeno, e in ogni modo, sia lecito, o no: per fas o per nefas; in quél modo, di quell’andare, — in quel modo; de modo che, di modo che, in forma che, per modo che; in zerto modo, in certo modo; fa, o la fazi a modo mio, fa, o faccia a modo di un pazzo: — „Faccia a modo di un pazzo: se ritorna, lo schiaffeggi.“

Modular, va. modulare.

Modulazion, sf. modulazione.

Mola, sf. macina, macine, mola; ruota da arrotare; t. chir. mola.

Molar, va. e »«. allentare; mollare; disciogliere, lasciar andare, sciogliere, sciorre; arrotare; cessare, desistere; tralasciare; ammenare, applicare, assestare, sorbare; cedere, lasciare; dar la libertà, scarcerare; scaricare; raddolcire; sm. molare: — „Due canini e un molare;“ molar el can, accanare; — le brene ai cavai, rallentare le redini; — i armizi, mar. allentare gli ormeggi; — i vistiti, scignersi.; •—• un pugno, una sberla, ecc. inzeppare un pugno, un ceffone ecc.; molarse del manigo qualcossa, uscire dal manico un martello, ecc.

Moleca, ^sf. zi. il granchio: •carcinus maenas, in muta.

Molena, sf. midolla, mollica.

Molenoso, agg. mollicoso.

Molete, sfp. molle; no lo, o noia tdcaria nanca co le molete, met. non lo, o non la piglierei, o non lo, o non la vorrei nè men per cacio bacato; dona che no se la tocaria co le molete, met. donna che può andar pigliare il macco alle dodici.

Molge, molie, sf. consorte, moglie, mogliera, mogliere, e gioc. metà, campanello della notte; fioi de la prima molie, de la seconda, ecc figli del primo letto, figli del secondo letto, ecc.; la molie, la pipa e Vombrela no se impresta, prov. la moglie, lo schioppo ed il cane non si presta a nessuno; no ridi sempre la molie del ladro, v. ladro; una bona molie fa un bon mari, v, mari.

Molieta, sf. mogliuccia.

Molificada, sf.- ammollamento, ammollimento, mollificamento, mollificazione.

Molificar, vn. ammollare, ammollire, mollificare.