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Marmaia, sf. bruzzaglia, ciurmaglia, gentaglia, marmaglia; met. frittura: — „Se ci venisse con la signora, Dio con bene, ma ci viene con tutta la frittura, mezza dozzina fra grandicelli e piccini.“

Marmo, marmoro, sf. marmo; poet. marmore; di marmo: marmoreo: — „ Statue marmoree.“ -— „Gradinata marmorea;“ eli e abbonda di marmi: marmifero. Marmorizar, va-. marmoreggiare, marmorizzare.

Maroca, sf. ciarpame, sferre.

Marochin, sm. marocchino.

Maron, agg. e sm. marrone \ far maron, lo stesso che far bastoni, v. baston.

Martel, sm. martello; martello sulle porte, ad uso di picchiarvi: picchioto; — di legno: mazzapicchio; — dei pianoforti: salterello. Il martello ha, in una, tre parti: l’occhio: il foro nel quale entra il manico; la bocca: la parte piana; la penna: il taglio; se la penna e augnata, stiacciata e divisa per lo mezzo: granchio; pesse marte!, zi. sfirna martello;— zygaena maleus; esser fra l’ancuzine e ’l martel, v. ancuzine; sonar a campana martel, v. campana.

Martelada, sf. martellata.

Martelar, va. martellare; sm. martellamento: — „C’ è un martellamento in Via delle beccherie che non vi si può campare.“

Martelazo, sm. martellacelo.

Marteleto, sm. martelletto, martellino.

Martelina, sf. martellina, piccozza; martélina de do ponte, picchierello.

Martelon, sm. martellone

Màrtidi, sm. martedì.

Martin, nome proprio di persona: Martino; V istadela de S. Martin, l’estate di S. Martino, e siccome e’ dura poco, vi si aggiunge: che dura tre giorni ed un pochino; far S. Martin, met. far ridere la botte; per S. Martin tuto ’l mosto xe vin, prov.-col giorno di S. Martino ogni mosto è vino, — a S. Martino ogni mosto è vino, o è vecchio ogni vino; per un punto Martin ga perso la capa, v. capa.

Martirio, sm. martirio, martoro; met. affanno, afflizione, cordoglio, pena, supplizio, travaglio.

Martorizada, sf. martirizzamento, martoriamento.

MartorizadOr, sm. martirizzatore.

Martorizar, va. martorezzare, martoriare, martirizzare, martorizzare; met. affligere, angustiare, imbasciare, martoriare tribolare.

Martufo, agg. citrullo, imbecille, ingenuo, minchione, scioccone, semplicione, stolido, zugo.

Marubio, agg. burbero, cattivaccio, insolente, intrattabile, ruvido, sornione.

Marza, sf. marcia, putridume; bot. marza; sor colo; perderla marza, met. perder la capra e i cavoli, e con modo de’ giuocatori: perder il giuoco marcio, o perderle marcia; esser fora de la marza — m. de’ giuocatori: campare, o scampare il marcio.

Marzapan, sm. buon cristianaccio, — buon pastricciano.

Marzer, marzeroto, sm. manifatturiere; agente in manifatture.

Marzida, sf. infracidamento, infracidatura, infradiciamento, infradiciatura.

Marzin, sm. marcino, marciolino:— „Vi son de’ capacioni cui piace il vin c’ha il marciolino.“

Marzio!, agg. marzaiuolo, marzolino, marzuolo: — „Lepre marzuola.“ — „Sementi marzoline.“

Marzir, vn. ammezzare, ammezzire, fracidare, infracidare, imputridire, marcire, putrefare; met. funghire: — „In luogo di girare il mondo come potrebbe, funghisce nel sno villaggio natio.“

Marzo, èm. marzo; agg. fracido, fradicio, infracidato, marcio, mezzo, purulento, putre, putrefatto; putrido; marzo patoco, marzo fradicio; met. scorporato: — „Combriccola di repubblicani scorporati; “ esserghe del marzo, met. esserci del marcio; a marzo dispeto, m. avv. a marcio dispetto.