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MAL | — 248 - | MAL |
derio violento di ritornare in patria: nostalgia; predisposizione per qualche malattia: diàtesi; durata d’una malattia: decubito; stadio in cui la malattia è al suo massimo grado: acme; malattia che fa cadere i capelli: alopecìa, alopezìa; malattia contaggiosa che affetta ad una volta moltissimi animali della stessa specie, vet. epizootia, epizoozia; aver una malatia stagna, essere mal cubato; malatia longa morte sicura, m. prov. malattia lunga, morte certa, o morte sicura; afari seri e malatie malsane, v. afar. Malatiaza, sf. malattiaccia. Malatieta, sf. malattiuccia Malcapitato, sm. malcapitato. Malconzado, agg. malconcio. Malconzar, va, malconciare, malmenare, tertassare,
Malcreado, agg. malcreato. Maldizente, agg. maldicente. Maldizenza, sf. maldicenza Maledegno, agg. destro, furbo; buontempone, burlone, maglignaccio.
Maledeta (una), un sagrato: — „Ghe go domanda un aconto e noi me ga volesto dar una maledeta. = Gli ho chiesto un acconto, e non m’ha voluto dare un sagrato;“ a la più maledeta, m. avv. alla più fradicia, o alla più trista, — alla peggio dei peggi, — nella peggior ipotesi.
Maledir, va. imprecare, maledire; maledire ed abborrire nello stesso tempo: esecrare.
Maledizion, sf. esecrazione, imprecazione, maledizione; esserghe la maledizion, met. esserci, o esserci entrata la maledizione: — “Dev’esserci entrata. la maledizione così le mi van tutte a rovescio; “ aver la maledizion adosso, met, aver la iattura; le maledizion le va le va, po le casca doso a chi le da, prov. le maledizioni sono come le processioni ritornano di dove sono uscite.
Malesser, sm. malessere. Maleto, sm. maluccio. Malfator, .. sm. malfattore, malvivente. Màlia, nome proprio di persona: Amalia.
Maliga, sf. malaga.
Malignazo, agg. lo stesso che maledegno; bruto malignazo, intensivo di malignazo, nel senso di: burlone; a la più malignaza, m. avv. lo stesso che alla più maledeta.
Malinconia, sf. abbattimento, malinconia, melanconia, mestizia, tristezza.
Malinconir, va. e vn. immalinconì care, immalonconichire.
Malincuor (a), m. avv. a malincuore, a malincorpo, di mala voglia, malvolentieri.
Malintenzionado, agg. e sm. malintenzionato.
Malizia, sf. malizia; accortezza, astuzia; insegnar la malizia, ammalizzire; meter la malizia in testa, metter malizia: — „Servaccie sconcie che metton malizia ne’ bimbi “
Maliziosazo, agg. e sm. maliziosaccio.
Malizioso, agg. malizioso; diventar malizioso, immalizzire; esser un de quei maliziosi, essere più tristo che un famiglio d’Otto.
Malmenar, va conciar male, — gualcire, guastare, malmenare, sgualcire; sciupare; trattar male, vituperare.
Malora, sf. mal’ora, malora; andar, o mandar in malora, m. bassi: andare, o mandare alla malora. — dare la benedizione del correggiato; in malora, inter. alla malora; esser in m-àlora, essere la candela al verde, — essere alle macine, — aver dato del culo in sul pietrone; per andar in malora no ghe voi miseria, m. prov. la rovina non vuol miseria; col far carità no se va in malora, v. carità.
Malorsiga, inter. cocuzze, cospetto, diamine, perdinci perdincibaceo; ed è anche un adonestamento di: malora.
Malsacrar, va. idiotismo: massacrare.
Malsan, agg. cagionevole, cagionoso, malescio, malsano; aria malsana, aria insalubre.
Malsestà, agg. malassetto, scomposto; sguaiato, svenevole.