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MAD | — 239 - | MAG |
Madrevida, sf. madrevite.
Madron, sm. madrone, matrone: — „Lo tormenta il madrone e non può prender che brodo.“
Madurir, vn. maturare.
Maduro, agg. maturo.
Maestrazo, sm. maestraccio.
Maestruzo, sm. maestrino: — „Un maestrino garbato e tutt’affetto;4 maestruccio, maestrucolo: — ,Maestrucoli di campagna che non si risovvengono del loro nome.
Maestro, sm, docente, insegnante, maestro; maestro dei cori, corimagistro; pagar el maestro, met, pagare il noviziato; aver paga ’l maestro, met. essere accivettato; poder far de maestro, met. poter leggere in cattedra; nissun no nassi maestro, prov. nessuno nasce maestro, — per dimenar la pasta il pan s’affina; el bisogno xeun gran maestro, v. bisogno; colpo de maestro, v. colpo; l’esempio xe el più bon maestro, v. esempio.
Magagna, sf. difetto, imperfezione, magagna, mancamento; guidalesco; la castagna, e la dona xe come la castagna, bela de fora e dentro la magagna, v. castagna e dona.
Magagnar, va. guastare, infettare, magagnare, sgualcire.
Magagneta, sf. magagnuzza.
Magazen, magazin, sm. magazzino; magazen de legno e carbon, sostra.
Magazinier, sm, magazziniere.
Magìa, sf. magìa; giuoco di destrezza, o giuoco di mano, o di prestigio, o di prestidigitazione.
Magnatile, agg. commestibile, mangereccio, mangiabile — e detto dei vegetali, e più specialmente dei funghi: esclulento.
Magnacarte, sm. lo stesso che contrafazente.
Magnada, sf. mangiata; corpacciata, . mangiatacela, scorpacciata.
Magnadina, sf. mangiatina.
Magnadora, sf. mangiatoia; magnadora de le caponere, de le chebe, imbeccatoio.
Magnagaline, nome generico di tutte le specie dei grandi falchi.
Magnamocoli, sm. bacchettone, baciapile, mangiamoccoli, schiodacristi, sputainferni.
Magnar, sm. alimento, cibo, pasto, vitto, vivanda; vettovaglie, viveri; beccare, becchime, beccume; mangime; poet. dape; va. manducare, mangiare, manicare, manucare; met, dilapidare, dissipare, fondere, scialacquare, sciampanare, sperperare; mordere, morsicare; grande scarsità di viveri: penùria; desiderio di un solo alimento con isvogliatezza generale per qualsiasi altro: malacìa; magnar poco salci, cibo dolce di sale; — tropo salò, cibo amaro di sale; magnar ai pasti, fare, o mangiare a pasto; magnar fora de pasto, mangiare fra pasto; magnar a scota deo, met. mangiare in pie, o a batti scarpa, o a desco molle, o a scappa e fuggi, — mangiare in pugno; magnar ben, mangiare lautamente, — stare in Apolline — modo questo derivato dal nome di una sala dedicata ad Apollo, nella quale Lucullo dava lautissimi convitti. Uno di questi, si legge, gli costava cinquantamila scudi, e non è da meravigliarsene se si pensa che gl’invitati s’impinzavano di lingue d’usignoli e di cervelli di pavoni; magnar mal, o la bona de Dio, mangiare cattivamente; magnar a crepa panza, mangiare a crepa corpo, o a crepa pancia, o a crepa pelle; magnar e bever a crepa panza, caricare la balestra; magnar fin che se toca col dedo, o fin che vien el magnar fora per i oci, met. empirsi a gola, — mangiare a boccatica; magnar senza discrezion e senza riguardo, abborracciare; magnar sai de sai robe, affoltare; magnar a scroco, appoggiare la labarda; fare un asso; passare per bardotto; mangiare a bertolotto; — in scondon, boccheggiare; — dopo zena, per golosezo, pusignare; — el pan a tradimento, me’, mangiare il pane a tradimento; — tuto, o magnar i copi de la casa, met. mettersi a consumare l’asta e il torchio, far ambassi in fondo, o far del resto; — tuli, met. mangiar bestie e cristiani; — coi oci, met, divo-