Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/238



M



M smf. undecima lettera dell’alfabeto. Pronunciasi emme, e si fa tanto maschile quanto femminile. Quale numero romano significa: mille; quale abbreviatura: Maestà. — V. M. Vostra Maestà. — L. L. M. M. Le Loro Maestà. — S. P. E. M. Sue proprie riverite mani.

Maca, sf. ammaccatura, contusione, fitta; a maca, m. avv. a macca, — a scappelloto, — a bertolotto.

Macà, agg. alliso, ammaccato, contuso, pesto.

Macada, sf. ammaccamento, ammaccatura.

Macacada, sf. citrulleria, scioccheria; bazzecola, minchioneria, nonnulla; nuga; pi. lezi, leziosaggini, moine; dir macacade, favellare a vuoto.

Macadura, sf. lo stesso che maca, nel primo significato.

Macacat, macaco, agg. citrullo, minchione, sciocco, stolto; macaco in paga, intensivo di macaco: stolidaccio, — individuo che non accozzerebbe tre palle in un bacino.

Macar, va, acciaccare, ammaccare.

Macaron, sm. maccarone, maccherone; met. buonaccio, ingenuo, semplice, — buon cristianaccio; spetar che i macaroni piovi in boca, m. prov. aspettare che le lasagne piovino in bocca.

Macaronzin, sm. diminutivo di macaron, in tutti i suoi significati.

Maceta, sf. macchiarella, macchietta, macchiolina, macchiuccia, e met. lo stesso che macia, nel senso met.

Machina, sf. macchina; machina de la strada ferata, locomotiva; un toco de machina, met. un coso tanto fatto.

Machinar, va. macchinare.

Machinaza, sf. macchinacela.

Machinazion, sf. macchinazione.

Machineta, sf. macchinetta, macchinina.

Machinon, sm. macchinona, e come intensino: macchinone.