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nasce, sorci piglia; se non ne piglia non è sua figlia, — di vacca non nasce cervo; l’alboro sé lo conossi dal fruto, prov. dal frutto si conosce l’albero, — gli asini si conoscono a’ basti; no se scalza un alboro con un colpo solo, loc. prov. al primo colpo non cade l’albero, — . a penna a penna si pela l’oca, — a uno a uno si fanno le fusa.

Alboron, sjm. alberonaccio, alberane.

Album, sm. albo, album — la prime voce è preferibile, come più interamente italiana; la seconda ha la prevalenza dell’uso.

Alcolizar, va. alcolizzare.

Aleandro, sm. hot. leandro, oleandro.

Alear, vn. alleare; vnp. allearsi, collegarsi, unirsi, — fare o stringere . alleanza

Alegerir, va. alleggerire; met. derubare; scemare altrui la fatica, sollevarlo.

Alegria, sf. allegraggio, allegranza, allegrezza, allegria, ilarità, rallegramento, tripudio; allegrìa assai grande, allegrezza a cielo, esultanza, giubilo; dolce allegria accompagnata da serenità di animo, giocondezza, giocondità; estremo d’ineffàbile allegria difficile ad esprimersi ed impossibile a nascondersi, gioia; tignir in alegria, tenere in. allegria, — tenere in gongola; roba che fa alegria, cosa allegrativa, gioconda, giuliva — e simili.

Alegro, agg. allegro, festoso, gaio, giocondo, giulivo, ilare, lieto, lietizioso; albiccio: — „ Quando ha bevuto mezzo litro di vino è già albiccio, ed allora diventa un chiaccherone che non là. finisce più.“

Alegroto, agg. allegroccio; allegracelo.

Alevar, vn. allevare; custodire, educarè; coltivare; ammaestrare, costumare.

Alfier, sm portainsegne; t. del giuoco degli scacchi: alfido, alfiere, delfino.

Aliga, sf. alga.

Alimentar, vn alimentare, nutricare, pascere — la voce del dialetto si riferisce a cose morali.

Almanco, avv. almanco, almeno,. se non altro; almanco almanco, almeno almeno, per lo meno.

Alogar, vn. allogare, collocare, acconciare uno al servizio altrui.

Alogiar, vn. albergare, alloggiare; ospiziare; avere, dare, o prendere alloggiamento; chi tardi riva mal alogia, prov. chi tardi arriva male alloggia.

Alontanar, vn. allontanare, dilungare, discostare, scostare.

Alora, avv. allora, allotta, ili quell’istante, - in quel punto, — in quel tempo; in questo caso, — in tal caso; de alora in qua, m. avv. da allora indietro, — da indi indietro, - da quel tempo indietro, — da qui indietro; alora che, allora, che, allorché, allorquando.

Alta, agg. acuta; alta; ciaparla alta, met. allacciarsela, o allacciarsela alta — sottintendendo la giornea; alzar la mira, — porre in alto la mira; intonarla alta.

Aitar, sm. altare, mensa sacra; poef. ara; aitar grando, altare maggiore; aitar picolo, altare laterale; scoverzer un aitar per coverzerghene un altro, he. prov- scoprire un altare per coprirne un altro; fola anca ’l prete sul aitar, prov. egli erra.il prete all’altare, — sbaglia il prete all’altare, — sbaglia il contadino all’aratro, — a tutti i poeti manca un . verso.

Altareto, sm. altaretto, altarino, altaruccio; scoverzer un altareto, met. scoprire un embrice.

Altea, sf. bot. alcea, altea. .

Alterar, vn. adulterare, alterare, falsificare; vnp. adirarsi, commuoversi, perturbarsi; alterarse per ogni macacada, girare il’boccino.

Alterazion, sf. alterazione, commovimento, mutamento, perturbamento; picola alterazion, alterazioncella.

Alternar, va. alternare, avvicendare, mutare a vicenda.

Alteza, sf. altezza, altitudine; grossezza; met. eccellenza, sublimità.

Alto, agg. alto, eccelso, elevato, eminente; profondo; pelosto alto, al-