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Guazabuio, sm. guazzabuglio.
Gucia (far la), agucchiare.
Guera, sf. guerra; per sim. poet. ludo di Marta; di, o da guerra: bellico, guerresco:— „Belliche canzoni.“ — „Istinto guerresco;“ che fa guera, belligerante — ma si usa sempre con significato di reciprocità, come: le parti belligeranti —: è simili; in pase e in guera, in città e in oste, — in pace e in guerra; in tempo de’ guera ogni arma xe bona, v. arma.
Guereta,“ sf. guerricciuola.
Guerier, sm. guerriero.
Guida, sf. duce, guida, pedoto, pedotto, scorta.
Guidar, va. guidare.
Guinzalio, sm. guinzaglio.
Guita, sf. zi. lo stesso che fista.
Gusta, nome proprio di persona: Augusta.
Gustar, va. e vn. assaggiare, assaporare; gustare; gustare antecedentemente: pregustare, prelibare; gustare leggermente, o coli’ estremità delle labbra, e dicesi anche di baci: libare; gustar le carte, m. de’ giuocatori: succhiellare le carte.
Gusto, sm. gusto, sapore, savore; contento, diletto, gioia, gusto, piacere, voluttà; ciapar gusto, met. pigliar gusto; ghe voi aver gusti, met. aver gusti magri, o gusto magro: — „Ha gusti magri colui, c’ha infranto questo cristallo;“ tuti i gusti xe gusti, o ognidun ga i su gusti, m. prov. ognuno ha i suoi gusti, ch’è il: Trahit sua quemque voluptas, — su’ gusti non ci si sputa — mala traduzione scherzosa del: de gustibus non est disputandum, — vari sono degli uomini i capricci, a chi piace la torta a chi i pasticci, — vari sono degli uomini i cervelli, a chi piace la torta, a chi i tortelli.
Gustoso, agg. gustoso, saporito, saporoso, squisito.
Guzada, sf. aguzzata: — „Dà un’aguzzata a questa coltella.“
Guzar, va. aguzzare; guzar el beco, la lingua, met. mettere il becco, o mettere la lingua in molle.