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GRI — 198 — GUA
o per la testa, met. avere il capo a’ grilli, — avere de’ grilli per il capo, — - aver il capo pieno di grilli, — grillare il cervello; saltar el grilo, met. montare, o saltare il grillo; cavar el grilo, o i grili, met. cavare il ruzzo dal capo, — levare i grilli del capo.

Grimaldel, sm. grimaldello.

Gringola (in), m. avv. in coglia: — „La rancida zitellona s’è messa in coglia perchè arriva il fidanzato della sua amica.“ Grinta, sf. furbacchione, scaltro, — corbacchione di campanile, — formicone di sorbo; imbroglione, malvivente; stizzoso; vignìr la grinta, met. fare le bizze, — arrovellarsi, incollerirsi.

Grintarse, vnp. lo stesso che vignir la grinta.

Gripia, sf. greppia, mangiatoia.

Gripizaederivati, lo stesso che cripiza e derivati.

Gripola, sf. greppola, groma, gromma, gruma.

Grisastro, agg. grigiastro.

Grièiola, sf. graticcio.

Grisiolon, sm. graticciato.

Griso, agg. brinato; grigio; sm. bigello — specie di panno.

Grizolo, sm. solletico; met. capriccio, cricchio, ghiribizzo, gricciolo, ticchio; far grizoli, solleticare, e con modo gentilissimo: fare il pizzicorino: aver grizoli, temere grattaticelo, — temere il solletico; vignìr i grizoli, met. venire i brividi; vose che fa vignir i grizoli, met. voce di canna fessa.

Grizoloso, agg. solleticoso; esser assai grizoloso, curare il solletico.

Grombole, sfp. asperità, bronchi, greppi, scogli.

Grongo, sm. zi. congro, congro volgare — conger vulgaris.

Gropo, sm. -nodo; gropo nel fil, bioccolo; — ne la seda, brocco; — nel legno, nocchio; — ne le calze, costurino; — de tessidor, nodo in sul dito; met. garontolo: — „Garontoli che fan vedere le stelle in pien meriggio;“ far gropi — detto di farina — e simili — che si disciolga nell’acqua: abbozzolare; far un gropo sul naso, m. scherz. fare una tacca sul naso; mastiga gropi, rn. giocoso: sarto; far gropo e macia, met. far stallio, — stagliare i conti; fare tutto un baragozzo; ogni gropo vien al peline, prov. tutti i nodi vengono al pettine, — tanto vola la farfalla intorno al lume che vi s’abbrucia, — tante volte va al pozzo la secchia, ch’ella vi lascia il manico o l’orecchia, — tanto va la gatta al lardo che vi lascia lo zampino, — tanto va la rana al poggio che vi lascia la pelle, — tanto va la mosca al miele che vi lascia il capo, — tanto va l’oca al torso che vi lascia il becco, — tanto va la capra al cavolo che vi lascia il pelo, — sempre non ride la moglie del ladro, — tutte le volpi alla fine si riveggono in pellicceria; gioventù disordinata fa vecchiezza tribolata, — bravure da giovani, doglie da vecchi; gropi del figà, v figà.

Gropoloso, agg. gropposo, nocchioso, nocchiuto, nodoso.

Grossa, sf. grossa; a dirla, o a farla grossa, m. avv. a farla grossa, — la sarebbe grossa, - - a impiccarla; dirghene, o farghene de quele grosse, farne di marchiane, — - farne di- quelle coll’ulivo, — dirne, o farne di quelle col manico.

Grosseza, sf. grossezza, spessezza, spessore.

Grota, sf. caverna, grotta; peloso de grota, zi. rombo di grotta — phrynorhombus unimaculatus.

Grotaza, sf. grdttaccia.

Grotisina, sf. grotterella, grotterellina, grotticella, grotticina.

Grua, sf. varatoio.

Grubian, agg. grossolano, incivile, rozzo, ruvido.

Grumo, sm. gruzzo, mucchio; aggruppamento, capanello; farse in t’un grumo, acchiocciolarsi: — „S’acchiocciolava dietro il cassettone acciocché il marito non lo vedesse.“

Gua, sf. affilatore, arrotacoltelli, arrotaforbice, arrotino.

Guada, sf. affilata, aguzzata.

Guadura, sf. affilatura, arrotatura.