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GAM - 187 — GAR

soto gamia, o soto gamba, met. pigliarsela a gabbo; essere come bere un novo, — fare, o prendere sotto gamba, o di sotto gamba; no poder star su le gamie, non si reggere in gambe; sentirse, o no seritirse in gamba, o in gambe, sentirsi bene, o male in gamba, o in gambe, sentirsi, o no in gamba; racomandarse a le gambe} met. raccomandarsi alle gambe; far le gambe iacomo, aver le gambe arrembate, — infilar le pentole, o assolutamente: infilarle — se per stanchezza; far la gambe Giacomo Giacomo, o far le gambe Cecco e Gianni — se per paura; esserse alzà co la gamba sinistra, met. dolere il corpo, — segnarsi male: — „ Cossa ’l ga sta matina che ’l se la ciapa con tnti ? El se devi aver alzà co la gamba sinistra. = 0 che ha egli stamattina che se la piglia con tutti ? Gli deve dolere il corpo, o: S’è segnato male;“ meter una gamba sora l’altra — come spesso vien fatto quando si sta a sedere: accavalciare le gambe; ai la mia gamba, inter. addio fave; l’ultimo a comparir fu gambacorta, loc. giocosa, l’ultimo, a comparire fu Gambastorta; zogar a gamba fasul, o zogar a piereta, fare, ò giuocare a piè zoppo; magnar le gambe de ti. Cristoforo, m. prov. mangiare le chiappe di Gramolazzo, -- mangiare la sporta a Brandano; chi no ga testa ga gambe, prov. chi non ha cervello, o chi non ha testa abbia gambe; no bisogna far el passo , piti longo de la gamba, prov. bisogna stendersi quanto è lungo il lenzuolo, — non bisogna fare il passo più lungo del piede, — bisogna aprir la bocca secondo i bocconi, o bisogna fare i bocconi a misura della bocca, — bisogna fare i passi secondo le gambe, — bisogna fare la spesa secondo l’entrata, — bisogna distendersi quanto il panno è lungo, — bisogna tagliare secondo il panno, o bisogna far la veste secondo il panno, — chi ha poco panno porti il vestito corto, — chi asin è e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n’avvede, — voler fare il volo d’Icaro — ad imitazione d’Icaro della favola, che volle volare con penne incerate, e, sciolte queste dal calore del sole, precipitò, fortunatamente per lui, nel mare; la bugia ga le gambe curie, v. bugia; drizarghe le gambe ai cani, v. can; gamba de carega, v. carega; meter la coda fra le gambe, v. coda.

Gambarel, sm. zi. nome generico di varie specie di palameon.

Gambaro, sm. gambero; gambaro del ala — nome generico di varie specie di portunus; rosso come un gambaro, o come un gambaro coto, rosso come il gambero cotto; andar come i gambari, met. andare come i funai.

Gambaza, sf. gambaccia.

Gambeta, sf. gambetta, gambettina, gambuccia, gambuzza.

Gambon, sm. gambone.

Gamela, sf. gamella; rangiar la gamela, met. bastonare, picchiare, sculacciare, zombare.

Ganassa, sf. gota, guancia; stringere dolcemente una .guancia fra l’indice e il medio, ed è atto carezzevole che si fa a’ bimbi: fare il ganascino; battere colle polpastrella delle dita unite assieme la guancia — o le guancie — a questo scopo gonfiata: dare il gongone; o dente o ganassa, m. prov. o bere o affogare; buseto in mezo de le ganase, v. buseto.

Ganasseta, sf. ganascino, gotellina, gotuzza: — „Gotelline paffutello da divorarsi di baci.“

Ganasson, sm, gotone.

Ganzada, sf ganciata, uncinata, roncigliata.

Ganzar, va. arroncigliare, uncinare.

Ganzo, sm. gancio, ganghero, uncino, ronciglio; molletta; met. arpione: — „Dà nome di calligrafia a certi arpioni che per leggerli bisogna saperlo innanzi.“

Garante, sm. garante, mallevadore, solidario; garante dei ire busi, met. mallevadore di paglia — e essere garante in questo significato: essere più debole il sostegno, o la frasca, clie il pisello.

Garantida, sf. mallevadoria.

Garantir, e derivati, lo stesso che galantir, e derivati.